Perfino il partito “Rivoluzione Animalista”, nato a fine settembre scorso ed in piena campagna di tesseramento, si occupa di Castelvetrano. E anche se nel territorio locale non ha una sezione di riferimento, le ataviche criticità del canile hanno fatto da sfondo ad una nota in cui viene chiesto alla commissione straordinaria del comune “di reperire e stanziare le necessarie risorse per la cura degli animali e il monitoraggio del canile anche durante il fine settimana”. Ed in cui si fa sapere la possibilità di una denuncia alla procura della Repubblica.
L’occasione è relativa all’ennesima mancanza di personale per la pulizia e la somministrazione del cibo nei giorni festivi presso il canile di via Errante Vecchia, che domenica scorsa ha visto l’intervento dell’Enpa, sostituitasi con 7 volontari al personale comunale. Stessa situazione si era verificata due domeniche fa ed era stata invece tamponata dalla Lida e dall’Oipa.
Si tratta purtroppo si criticità che si presentavano puntualmente anche con la precedente amministrazione.
La leader di “Rivoluzione Animalista” è Gabriella Caramanica, con un recentissimo passato salviniano, essendosi candidata senza successo alle ultime regionali del Lazio e come sindaco alle ultime amministrative di Campagnano di Roma, con la lista “Noi con Salvini”. A distanza, nel nostro territorio, oltre ad occuparsi del canile di Castelvetrano, aveva fatto un recente comunicato stampa, prendendo le difese del sindaco di Campobello di Mazara, Giuseppe Castiglione, del presidente del consiglio comunale e del comandante della polizia municipale, contro le critiche dell'ex sindaco Daniele Mangiaracina, reo di essersi "scagliato contro l’attuale amministrazione comunale” con un suo post su Facebook in cui parlava dei ricoveri di randagi presso una clinica privata di Mazara del Vallo con “costi che i poveri cittadini – aveva scritto - hanno sostenuto per questi ripetuti e assurdi interventi operati dal comandante dei vigili, di Mazara anche lui, e che ammonterebbero all’incirca a € 25.000,00”.
Intanto, dal Comune di Castelvetrano fanno sapere che si sarebbe risolta una difficoltà finanziaria alla base del mancato trasferimento di una parte degli animali presso una struttura privata (verosimilmente, la Viardi Service). Questo dovrebbe facilitare la gestione del canile, dal momento che i cani ospitati sono, ad oggi, 68 al posto di 50 (la capienza massima). Inoltre, potrebbe esserci la possibilità di affidare l’accudimento degli animali nei giorni festivi ad una ditta esterna (che potrebbe essere la stessa Viardi).
Al comune, in realtà, non c’è mai stato un fondo dedicato da cui prelevare le somme per pagare la reperibilità al personale o lo straordinario nelle quote necessarie. Fin quando non verrà approvato il nuovo bilancio, il fondo continuerà a non esistere. Questo vuol dire che senza straordinario e senza reperibilità, il servizio non potrà essere garantito in modo completo. Quindi, fino alla fine di dicembre, pare che l’unica “soluzione” possa passare dall’apporto delle associazioni animaliste.
Ecco che allora, nel caso del funzionamento festivo del canile, aspettarsi che chi è pagato per lavorare faccia il proprio dovere, si scontra col fatto che in quel contesto i dipendenti del comune non possono ricevere retribuzione straordinaria. E questo, sia perché non c’è il fondo dedicato, sia per i relativi contratti di lavoro che di fatto non contemplano turni festivi.
Ed è fondamentalmente il motivo per cui non è vero che basterebbe “prendere un paio di lavoratori precari del comune e metterli a lavorare di domenica”.
La situazione non è delle più facili, anche se dal comune assicurano che dal prossimo anno il servizio potrà essere garantito in modo più completo. A prescindere dai successi elettorali dei partiti animalisti.
Egidio Morici