Il Comitato residenti del Centro storico di Trapani ha avviato la prima fase del contenzioso contro il Comune di Trapani per risarcimento danni da immissioni rumorose, violazioni delle ordinanze sindacali vigenti ed emanazione di ordinanze in deroga per l'organizzazione di eventi. Ciò che contesta il Comitato non è la movida, ma la movida selvaggia che fa passare le notti in bianco ai residente del centro storico. Chiedono il rispetto della legge e non vogliono uno scontro con il Comune.
A far parte di questo comitato sono diversi residenti del centro storico. Esiste dal 2015 e negli anni ha fatto diverse segnalazioni e denunce. Durante la campagna elettorale dell’attuale Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, esponenti del comitato hanno fatto presente le diverse problematiche del centro storico, tra cui il non rispetto delle ordinanze sindacali sui limiti di orario per le emissione sonore e sul limite di decibel consentiti. I rappresentanti del comitato continuano a constatare che le ordinanze sindacali non vengono rispettate e anzi l’attuale Sindaco di Trapani, in più occasioni ha derogato alle stesse. Parlano infatti di una “zona franca” dove ogni giorno per tutta la settimana, quasi per tutto l’anno, i gestori dei locali organizzano eventi musicali.
La nostra redazione ha interpellato i rappresentanti del Comitato, per capire cos’è che chiedono. Questo di seguito è un estratto della risposta:
“Chiediamo il rispetto del senso civico e delle ordinanze in vigore (che prevedono musica fino alle ore 1.00, non è già abbastanza come limite?). Non sono certo le tre serate di notte bianca, (una revocata il giorno dopo il nostro comunicato stampa) che i residenti del centro storico non tollerano o temono, ma bensì le continue notti in bianco che siamo costretti a subire e in questo periodo i vari fine settimana con urla, cori da stadio, schiamazzi e musica. Non siamo contrari alla “Notte Bianca regolamentata”, quando durante le restanti notti della settimana, l’attività di controllo degli Organi preposti svolgessero in maniera capillare un’attenta attività di prevenzione e repressione volta a far rispettare le norme vigenti. Questo Comitato non vuole alcuno scontro con nessuno, in particolare con l’Amministrazione comunale, ma vuole contribuire a far crescere il territorio nel rispetto reciproco”
Nell’ordinanza sindacale con cui viene autorizzata la notte bianca del 14 settembre si legge che: “dette iniziative, rivestono grande valenza artistico-musicale, consentendo alla cittadinanza, soprattutto ai giovani e ai turisti presenti sul territorio di trascorrere dei momenti di intrattenimento artistico-musicali e di svago, incidendo, anche positivamente sul tessuto economico della città”. Manifestazioni come questa hanno carattere eccezionale, ma la movida trapanese non può vivere solo di una tantum. È necessario trovare una soluzione al problema, ad esempio una nuova regolamentazione che venga fatta sentendo le parti. È forse questo quello che è mancato in passato, l’ascolto della cittadinanza.
La questione è ancora aperta, con gli esercenti dei locali del centro storico che chiedono di poter mettere musica dal vivo e non, per attirare i giovani trapanesi, e i residenti che chiedono di poter dormire la notte.