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23/10/2018 06:39:00

Mafia, caso Niceta: la Procura impugna il dissequestro dei beni

 "Massimo, Piero e Olimpia Niceta, figli dell’imprenditore Mario, sono socialmente pericolosi. Le loro condotte sono molto più che di mera contiguità ideologica a Cosa nostra".

E’ l’opinione della Procura di Palermo che ha impugnato il decreto con cui il Tribunale, sezione misure di prevenzione, pur ritenendo il padre dei Niceta un imprenditore mafioso, ha restituito agli eredi tutto il patrimonio familiare posto sotto sequestro. Il pm Piero Padova, che ha rappresentato l’accusa in primo grado, ha proposto ricorso in appello contro la restituzione, chiedendo ai giudici di sospenderne l’efficacia. La corte ha dieci giorni di tempo per decidere.

Per la Procura di Palermo le condotte degli eredi dell’imprenditore, che grazie ai soldi della mafia ha accumulato un "tesoro" e aperto una decina di negozi di abbigliamento, concretizzano l’appartenenza a Cosa nostra. In realtà nel decreto di dissequestro dei beni sono gli stessi giudici di primo grado che mettono nero su bianco che i Niceta hanno cercato l’appoggio, l’intermediazione e la protezione della famiglia mafiosa Guttadauro e hanno avuto rapporti con Giuseppe Grigoli, prestanome del superlatitante Matteo Messina Denaro. La premessa però, secondo il Tribunale non basta per arrivare al sequestro dei beni, mentre per il Pm è più che sufficiente sia per parlare di pericolosità sociale dei Niceta, sia per applicare la misura patrimoniale. Infine, nell’appello la Procura sottolinea che, se come dicono gli stessi giudici Mario Niceta era un imprenditore mafioso che ha avuto soldi e aiuti dai clan per anni, indagare sulla sproporzione patrimoniale, inesistente ora alla luce di un contributo di capitali in un lasso di tempo così lungo, non ha alcun senso. Piuttosto l’aspetto da verificare dovrebbe essere il peso che l’apporto di Cosa nostra ha avuto nell’acquisizione del patrimonio.

Dichiara Massimo Niceta:

Non sono bastati 5 anni, non Bastano i gradi di giudizio già vinti, l’archiviazione in sede penale...
No, tutto questo non è bastato.
Il Dott. Padova, il Pm della nostra misura ha ascoltato e raccolto le dichiarazioni di Angelo Niceta - alias Angelo Nkita -
Al Dott. Padova la procura ha affidato la denuncia per calunnia che abbiamo presentato contro Angelo Niceta
Il Dott. Padova ha aperto nei nostri confronti una indagine per riciclaggio quando tutte le perizie fatte non hanno mai evidenziato alcun movimento economico
Il Dott. Padova adesso come altro atto per tenerci ancora in ostaggio promuove appello contro l’ennesimo pronunciamento a noi favorevole.
La morale è: non importa se sei colpevole o innocente, quello che importa è che noi abbiamo ragione e siccome non siamo responsabili delle nostre azioni andremo avanti all’infinito.....