Di Anna Restivo
Nonostante le prime piogge autunnali, complici le alte temperature, qualcuno riesce ancora a godersi un po’ di mare o a fare lunghe passeggiate all’aperto. C’è chi, però, non riesce a beneficiare del caldo o del movimento fisico per via di un senso di spossatezza alle gambe o di improvvisi crampi. Malesseri frequenti e accusati anche da chi trascorre molte ore in piedi.
Camminare, correre, stare in piedi sono tutte attività che poggiano sulle nostre gambe e sul loro benessere si basa la vita quotidiana ed anche lavorativa. Si stima che circa la metà di tutti i lavoratori del mondo trascorrono il 75 per cento o più della loro giornata in posizione erettile e secondo i ricercatori i problemi derivanti dallo stare troppo in piedi comprometterebbero anche la produttività delle aziende e della società in generale.
I malesseri che colpiscono le gambe sono diversi: pesantezza a livello degli arti inferiori, spesso associato a rigonfiamento delle caviglie, che insorge prevalentemente a fine giornata, crampi, prurito, presenza di vene varicose. Tutti questi sintomi indicano la presenza di uno specifico disturbo molto sottovalutato: l’insufficienza venosa. È la terza patologia più diffusa dopo l’ipertensione arteriosa e le allergie; a livello cronico ne soffrono più di 19 milioni di persone, colpisce il 60% delle donne (3 su 5) e il 30% degli uomini. Ne sono affette persone perlopiù over 40, ma per familiarità, maternità o altro, ne possono essere soggetti anche giovani dai 18 ai 35 anni. I dati sono stati confermati al 31° Congresso Nazionale SIF - Società Nazionale Flebologia svoltosi il 5-6 ottobre u.s. a Palermo.
Le cause di questi sintomi sono molteplici, ad esempio le alte temperature, il sovrappeso, lavorare per molte ore al giorno in piedi, la sedentarietà, il fumo, l'assunzione di sostanze ormonali. Questi ed altri fattori favoriscono la dilatazione di una o più vene, che nel tempo perdono elasticità e funzionalità diventando “incontinenti”, ovvero non più in grado di pompare il sangue dal basso verso l’alto, cioè al cuore. La circolazione venosa viene compromessa e il sangue tende a ristagnare nelle gambe aumentando la pressione venosa con una conseguente dilatazione delle pareti delle vene che diventano varicose.
Le prime avvisaglie di una malattia venosa spesso vengono trascurate e spesso nelle fasi iniziali considerate solo per il loro impatto estetico. Di solito ci si rivolge al medico quando si hanno le gambe già molto gonfie e si avverte dolore, oppure quando ci si spaventa per la presenza di vistose vene varicose, temendo possano rompersi.
A quel punto la situazione è già al limite. È essenziale giocare di anticipo e sottoporsi ad accertamenti diagnostici specifici. A Trapani, Isabel Nizza, rappresentante legale del Centro Ortopedico Sanitario, Sana-Sanità, ha promosso una iniziativa, unica in tutta la provincia, a favore della prevenzione dell’insufficienza venosa. Il 19 novembre presso il centro ortopedico Sana-Sanità, Via Alessandro Manzoni, 68, 91016 Casa Santa TP, verrà effettuato a titolo gratuito un esame di ecocolor Doppler artero-venoso a chiunque voglia effettuare un controllo agli arti inferiori, previa prenotazione (tel. 0923 367130 ore 9.00-13.00; 16.00 – 20.00).
L’ecocolor Doppler è un esame ecografico, non invasivo e indolore, che consente di formulare una diagnosi in tempo reale, utilizzato in medicina per lo studio dello stato anatomico-funzionale dei vasi sanguigni (arteriosi e venosi). Ha un notevole valore sia in campo diagnostico che prognostico e terapeutico nelle patologie vascolari.
È una iniziativa in ausilio alla cura di sé stessi e del proprio benessere, perché “prevenire è meglio che curare” e delineare il proprio quadro clinico o semplicemente valutare la predisposizione all’insufficienza venosa salvaguarda la propria salute.
Non dimentichiamo che la prevenzione passa anche dall’assunzione di comportamenti di vita corretti. É estremamente importante evitare di stare fermi in piedi per lunghi periodi di tempo, favorire l’attività fisica, indossare scarpe comode con tacco di 2-3 centimetri, a pianta larga. Inoltre, è utilissimo indossare calze elastiche: la pressione graduata che la calza esercita sulla gamba aiuta a prevenire o migliorare la malattia venosa. La calza preventiva con maglia a rete, sia per donne che per uomini, si adegua anatomicamente alla gamba, assicurando una compressione precisa dalle caviglie alla coscia, fornendo un reale sostegno ai primi sintomi di patologie vascolari.