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23/10/2018 06:00:00

Il caso Marrone, gli attacchi della politica, le scuse che aspettiamo

 Il Tribunale di Marsala ha ritenuto giusto il licenziamento del consigliere comunale Alfonso Marrone, respingendo il suo ricorso.

Come ha raccontato TP24 - Il territorio in diretta, il consigliere ha usufruito dei permessi dovuti per legge a chi fa attività politica per farsi, invece gli affari suoi: andare dal gommista, come dall'assicuratore, etc.

E' una vicenda grave. Quando l'abbiamo raccontata, ci siamo presi gli strali e le offese da parte del Consiglio Comunale di Marsala, del suo presidente, Enzo Sturiano, di diversi consiglieri comunali pronti a difendere il collega rispetto alle nostre "illazioni", che, secondo loro, gettavano discredito sulle istituzioni politiche a Marsala.

Qui chi getta discredito, possiamo dirlo con serenità, sono i consiglieri comunali e i politici in generale che approfittano della loro posizione e abusano di garanzie e privilegi.

Dal consiglio comunale ci aspettiamo delle scuse, che ovviamente non arriveranno. Ma effettivamente la fila di quelli che, negli anni, dovrebbero chiederci scusa, per averci insultato e denigrato solo per aver raccontato fatti veri e circostanziati, è lunghissima.

Tra gli strenui difensori di Marrone, Sturiano e company, c'è anche li consigliere dei Cinque Stelle, Aldo Rodriquez. Si, un grillino che difende la casta, l'ennesimo tradimento di un movimento che era nato con ben altre intenzioni, e che invece ora si accuccia accanto al potere. Rodriquez, in particolare, non ha chiarito come mai Marrone risultasse presente in una riunione della commissione della quale è presidente, quando invece secondo le carte depositate in Tribunale era da tutt'altra parte. Aveva un solo modo, il grillino Rodriquez, per mostrare la sua buona fede (anzichè insultare i giornalisti che, anche per i grillini, sono bravi e liberi solo quando si occupano dei difetti degli altri): presentare una querela per falso. Perché, delle due l'una: o è falso il verbale della commissione, o è falsa la relazione investigativa. Non lo ha fatto. Come Di Maio con la storia della manina e della denuncia che il giorno dopo doveva fare in Procura a Roma. Ancora aspettiamo. Ancora aspettano.

La redazione