C'è anche l'ospedale di Alcamo tra quelli per i quali sono previsti degli inteventi pubblici con i fondi sbloccati dalla Regione Sicilia. Sono 220 venti milioni, infatti, i fondi stanziati dallo Stato 30 anni fa e mai utilizzati e che ora sono stati sbloccati dalla Regione per gli ospedali siciliani.
La programmazione per l'impiego dei soldi infatti è stata più volte rigettata perchè negli anni non era più attuale per via dei cambiamenti intercosi intanto nell'organizzazione degli ospedali.
Tra i lavori previsti, come detto, quelli per l'ospedale di Alcamo, l'ospedale Cervello di Palermo e il Garibaldi di Catania e la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa. L'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, spiega che è arrivato il via libera da Roma e finalmente i fondi potranno essere utilizzati. «Il divario infrastrutturale tra il Nord e il Sud anche nella sanità è significativo – ha detto Razza-. Per questo in Conferenza Stato-Regioni abbiamo proposto al ministro Grillo di prevedere una misura davvero straordinaria: nominare i presidenti delle Regioni commissari straordinari per l’edilizia sanitaria, con la possibilità di andare in deroga al codice degli appalti, dimezzando i tempi oggi previsti».
«Abbiamo la possibilità di programmare interventi davvero risolutivi ed esistono le risorse per realizzare un piano di infrastrutturazione che consenta di recuperare il tempo perduto - ha detto Razza -. Al governo chiediamo di considerare quella dell’edilizia sanitaria una vera emergenza: come altro può definirsi nel caso di una Nazione e un Sud che hanno la gran parte degli ospedali non a norma antisismica e da adeguare sull’antincendio? Sono solo due esempi, che testimoniano come non si possano aspettare almeno tempi ordinari per mettere a profitto le risorse programmate