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24/10/2018 22:19:00

L'UE boccia la manovra dell'Italia. Tre settimane per nuovo documento con modifiche

di Paolino Canzoneri

Prima o poi l'anomala e innaturale alleanza politica tra la Lega e il M5S si sarebbe tradotta in un corto circuito più volte ignorato dai Ministri Di Maio e Salvini e dal Presidente del Consiglio all'indomani di una manovra economica che isola l'Italia dal resto d'Europa pronta a bocciare la perseveranza del Presidente del Consiglio che non intende cambiare i provvedimenti tanto indigesti che indicano il deficit a 2.4%. Il Ministro Tria assicura che si tratta soltanto di un passaggio obbligato e necessario che comunque porterà i suoi frutti ma lo spread altalenante fisso sopra i 320 mostra che anche i mercati restano riluttanti e poco fiduciosi cosi come Confindustria, assicurazioni e banche. L'Unione Europea intorno alle 15.30 ha bocciato la manovra e ha richiesto entro tre settimane un nuovo piano dettagliato. Il commissario UE agli affari economici Pierre Moscovici reputa comunque attendibile lo sforzo e l'impegno del ministro Tria e risulta quindi evidente come sia fondamentale mostrare apertura e disponibilità a collaborare per tornare ad essere credibili e sopratutto lontani da certi toni poco equilibrati e un po saccenti usati dal ministro degli Interni Matteo Salvini nei giorni scorsi. Serve la fiducia dei mercati che giova alla discesa dello spread e serve che si rafforzi maggiormente la credibilità dell'Italia agli occhi degli altri paesi membri dell'UE. Non è infatti minimamente auspicabile restare in Europa ignorando le regole di stabilità e le parole forti del vice presidente delle Commissione Europea Valdis Dombovskis, durante una conferenza stampa appena dopo la bocciatura, remano in quella direzione: "L'Europa è costruita sulla cooperazione, l'eurozona è costruita su forti legami di fiducia con regole che sono le stesse per tutti e quindi se la fiducia viene erosa, tutti gli stati membri vengono danneggiati, la nostra Unione viene danneggiata. Se una politica fiscale più accomodante colpisce la fiducia, può avere in realtà l'effetto opposto alla crescita". Tre settimane per dialoghi intensi che possono e devono rappresentare una inversione di tendenza del governo per la modifica del documento programmatico di bilancio nel pieno rispetto delle regole d'Europa oppure sarà inevitabile la procedura di infrazione per violazione della regola del debito e al momento l'Italia non si può permettere milioni di euro di multa che andrebbero a peggiorare una situazione complessa e oltremodo allarmante. Nelle ultime ore il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è espresso con parole che non lasciano dubbi: "Non esiste un piano B, si va avanti"; parole che apparentemente vogliono esprimere una fermezza, una fiducia sul proprio operato e una piena consapevolezza della direzione intrapresa con la certezza che a lungo andare questa condotta mostrerà i suoi frutti. Il "caso Italia" rappresenta la prima infrazione sul patto di stabilità e la comunità europea evidentemente non può permettere che diventi un precedente che possa in qualche modo "fare scuola" risvegliando malumori e diventando una occasione d'oro per quei paesi a cui l'euro stà stretto. A Rimini nel corso della riunione dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, i presidente della Repubblica Sergio Mattarella a commento del momento difficile che il paese sta passando ha detto: "La logica dell'equilibrio di bilancio non è quella di un astratto rigore.
I conti in ordine sono un bene collettivo, di tutti gli italiani, un patrimonio indivisibile che accomuna i padri ai figli e ai nipoti e ci deve sempre guidare uno sguardo più lungo sullo sviluppo, la sua equità e la sua sostenibilità. Occorre procedere garantendo sicurezza alla comunità, scongiurando che il disordine della pubblica finanza produca contraccolpi pesanti anzitutto per le fasce più deboli, per le famiglie che risparmiano, per le imprese che creano lavoro". Nei prossimi giorni il dibattito sicuramente assumerà toni ancora più aspri e tre settimane per presentare un nuovo documento dettagliano passano in fretta. L'Unione Europea si aspetta un piano più convincente e più coraggioso.