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25/10/2018 20:05:00

Calatafimi, alla cerimonia inaugurale per il rilancio di Pianto Romano c'è...Garibaldi

 In controtendenza al revisionismo spicciolo attualmente alla moda contro la spedizione dei Mille, in una di queste mattinate soleggiate ottobrine ci siamo inerpicati per raggiungere l’altura che domina il vallone, teatro della famosa battaglia del “ Qui si fa l’Italia, o si muore!”

Come è noto, sul pianoro,  progettato da Francesco Basile e costruito con pietra calcare grigia alcamese si erge un Obelisco  che raccoglie  i resti dei caduti e ricorda la cruenta battaglia di Calatafimi.

Giunti sul posto, confessiamo di essere rimasti piacevolmente sorpresi.

A differenza dalla precedente occasione, abbiamo trovato il sito in condizioni davvero encomiabili. Tutto ripulito, assenza di erbacce e di rifiuti. 

Non solo.

Abbiamo appreso delle due gentilissime signore che abbiamo trovato sul posto, una delle quali la presidente dell’ Associazione “Segesta nel Sogno” Giuseppina Catalano, che è in allestimento un vasto programma  di rilancio del complesso monumentale attraverso  una serie di eventi espressamente ideati e organizzati per la valorizzazione del complesso monumentale.

Ciò sarà possibile  perché l’Associazione “Segesta nel Sogno”, con atto pubblico dal 7 luglio scorso è  diventata  finalmente concessionaria della gestione della Stele da parte del Demanio regionale.

Un luogo simbolo che contiene un ossario dove sono custodite le spoglie dei caduti, garibaldini, picciotti e borbonici, e altri cimeli, era tollerabile che rimanesse ancora

nel più completo abbandono, oggetto di saltuari interventi di bonifica solo per le rituali ricorrenze?

Si sta cercando di porre rimedio. Almeno, lo speriamo.

Accennavamo al revisionismo in atto contro il Risorgimento italiano.

E’ tutto un fiorire  di libelli e pamphlet  che  tendono a denunciare la realizzazione del processo unitario nel Sud e in Sicilia come un’operazione criminale e autoritaria.

I social  intasati da autentica spazzatura gettata lì da gente, che non ha mai aperto un libro di storia, vagheggiante un regno borbonico tra i più ricchi d’ Europa, con un popolo felice, esente da malattie endemiche e analfabetismo di massa.

Nulla di nuovo sotto il cielo. La plebe è sempre stata la base consenziente dei regni autoritari.

Come anche non deve meravigliare che ad essa si accodino una intellettualità della piccola borghesia, sempre servile e rancorosa.

Persino nella “prima Capitale d’Italia”, Salemi, la città da cui partirono i Mille alla volta di Calatafimi, dove i garibaldini ebbero il primo scontro armato con le truppe, è in programma nelle prossime settimane una conferenza su questo tema.

Nel corso della quale verranno ripetuti i soliti slogan.  Che, cioè, l’impresa garibaldina non fu portatrice di libertà  ma un’ operazione  di stampo coloniale e predatorio, compiuta dalle classi dirigenti sabaude, al solo scopo di appropriarsi delle ricchezze del Regno borbonico e ridurre in una condizione di povertà  le popolazioni meridionali e siciliane, prima ricche e opulenti.

Le truppe garibaldine, secondo questa vulgata,  furono solo il braccio armato di una guerra di conquista.

Da qui la rivalutazione, se non l’esaltazione, di fenomeni come il brigantaggio, sempre più assimilati a movimenti di guerriglia locale contro le prevaricazioni e i soprusi degli “invasori nordisti”.

La cerimonia di domenica 28 ottobre vorrebbe anche dare un segnale di contrasto a questa deriva  irrazionale antirisorgimentale e non solo  per ridare splendore e riconoscimento ad un Sito che ha fatto la storia del Risorgimento italiano, Pianto Romano, nel centenario della fine della Grande Guerra (1915-18). 

Si svolgerà a partire dalle ore 10 presso il Sacrario di Pianto Romano, con la partecipazione di Giuseppe Garibaldi, pronipote dell’Eroe dei due mondi e dell’Associazione nazionale garibaldina “Giuseppe e Anita Garibaldi”. 

Lo storico alcamese professor Carlo Cataldo, autore di tantissime pregevoli pubblicazioni ed esperto di studi garibaldini, terrà una relazione e a seguire ci sarà quella di Giuseppina Catalano, presidente dell’ associazione “Segesta nel sogno”.

Franco Ciro Lo Re

 

 

 

 

Programma
ore 10:00 - Saluti
Dott. Vito Sciortino - Sindaco di Calatafimi Segesta 
Maria Antonietta Grima Serra - Presidente Associazione Nazionale “Giuseppe e Anita Garibaldi"

Interventi
Prof. Carlo Cataldo, Storico
Giuseppina Catalano - Associazione “Segesta nel sogno”
Prof. Sebastiano Tusa - Assessore Beni Culturali Regione Sicilia
Dott. On. Girolamo Turano - Assessore Attività Produttive Regione Sicilia
Dott. Giuseppe Garibaldi 

ore 11:30 - Deposizione corona in memoria dei Caduti
ore 12:00 - Onore alla Bandiera