Si dorme un’ora in più, ma viene buio prima. Nell’ultimo fine settimana del mese di ottobre c’è il ritorno all’ora solare, dopo i sette mesi in cui si applica, principalmente per una questione di risparmio energetico, l’ora legale. Ecco cosa succede.
QUANDO
Alle 3 della notte fra sabato 27 e domenica 28 le lancette dell’orologio si spostano un’ora indietro. Le 3 dunque diventano le 2. Attualmente accade quasi tutto in automatico. Lo smartphone, per esempio, cambia da solo.
COSA SUCCEDE
Si dorme un’ora di più nella notte fra sabato e domenica. Il cambio è sempre notturno perché è l’orario in cui si creano meno disagi a trasporti. Le giornate successive invece sembrano più corte, con un’ora di luce in meno la sera.
LEGGE
Il cambio fra ora solare e legale esiste per legge, dal 1966, e la prima volta è stato fatto però nel 1916, come scelta di risparmio energetico durante la prima guerra mondiale. Allora in Inghilterra la Camera dei Comuni votò il British Summer Time. Ci aveva già pensato Benjamin Franklin nel 1784 e ci aveva lavorato un antenato di Chris Martin.
Dal 1997 ci sono 7 mesi di ora legale, da aprile a ottobre, e 5 di ora solare, da novembre a marzo. Le date di cambio sono l’ultima domenica di ottobre e l’ultima di marzo. Il parlamento ha stabilito che il cambio d’ora deve essere fatto alle 2 dell’ultima domenica di marzo e alle 3 dell’ultima domenica di ottobre. Una direttiva del 2004 obbliga i paesi membri dell’Unione europea a questo sistema.
RISPARMIO
La scelta di adottare l’ora legale già all’inizio, quando la propose Benjamin Franklin, è legata al risparmio energetico fornendo un’ora di luce in più al giorno per sette mesi e posticipando l’accensione della luce artificiale. Già gli antichi romani taravano diversamente le clessidre d’estate e d’inverno per sfruttare al meglio le ore di luce.
QUANTO RISPARMIO
Secondo le stime di Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, il passaggio dall’ora solare a quella legale porta a una diminuzione nel consumo di elettricità di circa 580 milioni kilowattora. È il fabbisogno medio annuo di oltre 200 mila famiglie con un risparmio di 110 milioni di euro.
Il dato è italiano e all’Italia conviene l’ora legale d’estate, come agli altri stati del Sud Europa (le Baleari l’hanno chiesta per anni). Essendo circa metà strada fra Polo Nord ed Equatore la durata delle giornate non varia molto fra estate e inverno quindi lo spostamento in avanti di un’ora in estate aiuta ad avere più luce. Per gli stati del Nord Europa la luce è già tanta d’estate e il risparmio energetico è ridotto. Sono loro principalmente a voler abolire l’ora legale restando sempre alla solare.
CONTROINDICAZIONI
Sad, In inglese Seasonal Affettive Disorder, una forma di depressione legata alla stagione che il ritorno dell’ora solare tende ad aumentare. Meno luce riceviamo, più siamo irritabili, stanchi e affaticati. Uno degli effetti del ritorno all’ora solare è un aumento delle aggressioni del 3% nel primo giorno dopo il cambio. Almeno secondo uno studio pubblicato dal Journal of Experimental Criminology dell’università della Pennsylvania.
MONDO
La Russia non fa nessun cambio dal 2011, lo stesso, idem la Turchia dal 2016. Nell’emisfero australe funziona al contrario visto che le stagioni sono invertite. In Africa non cambia nulla perché l’ora legale non è stata adottata quasi da nessun paese e in particolare i paesi sulla fascia dell’equatore non hanno vantaggio nel cambio perché la variazione di ore di luce durante i mesi dell’anno non è significativa. Non cambiano Islanda, Bielorussia, Armenia e Georgia.