L’Amministrazione comunale di Campobello ha ottenuto il finanziamento di circa 40mila euro da parte del CONAI al fine di implementare a Campobello nuove iniziative di comunicazione per la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio.
Il finanziamento è stato ottenuto grazie al progetto denominato “Campagna di comunicazione” redatto da Vincenzo Accardo dell’Ufficio ARO del Comune, di cui è responsabile Maurizio Falzone, ai fini della partecipazione al bando ANCI-CONAI per la Comunicazione locale – edizione 2018 rivolto alle amministrazioni locali che hanno avviato un percorso per elevare la qualità della raccolta dei rifiuti.
Sulla base delle linee guida dell’Accordo Quadro Anci-Conai, il progetto in particolare prevede una serie di attività volte a potenziare l’informazione, la sensibilizzazione e l’educazione dei cittadini, delle scuole e delle attività commerciali e artigianali sul corretto smaltimento dei rifiuti di imballaggio. La campagna di comunicazione locale, nello specifico, sarà finalizzata a promuovere lo sviluppo sostenibile e il rispetto per l’ambiente, oltre che il recupero e il riutilizzo dei materiali di imballaggio, fornendo un’informazione esaustiva sulle modalità di separazione e di conferimento delle varie tipologie di imballaggio.
Si tratta del terzo finanziamento ricevuto dall’Amministrazione comunale per il potenziamento della raccolta differenziata, dopo quelli per l’acquisto di attrezzature erogati da parte dei consorzi di filiera COMIECO e COREVE, per un un totale di oltre 100mila euro.
Nell’esprimere soddisfazione per il risultato amministrativo conseguito, il sindaco Giuseppe Castiglione ancora una volta invita la cittadinanza a una maggiore collaborazione nel rispetto scrupoloso del calendario e della guida per il corretto conferimento dei rifiuti. «Al fine di non vanificare gli sforzi compiuti dall’Amministrazione comunale – afferma il Sindaco – è indispensabile incrementare ulteriormente e sempre di più le percentuali di differenziata, al fine di mantenere pulita e decorosa la città in cui viviamo».