Scadono oggi 5 novembre le proroghe per i commissari straordinari delle Asp, nomine volute dall'allora governo Crocetta e dichiarate illegittime dalla Magistratura. Ci sarà un cambio nel ruolo dei manager, la giunta regionale aveva assicurato che i nomi dei nuovi manager sarebbero stati indicati entro il 5 novembre, niente da fare. L'elenco, intanto, degli aspiranti direttori è stato pubblicato dalla Regione il 31 ottobre, così come lo stesso assessore alla Salute, Ruggero Razza, aveva annunciato.
I candidati sono stati scelti da una commissione creata ad hoc, composta da Elita Schillaci, Massimo Tarantino e Antonio Perino, che ha studiato i curricula degli aspiranti manager. Soddisfazione da parte di Nello Musumeci, presidente della Regione: “La pubblicazione dei nomi dei candidati conclude una selezione approfondita e trasparente che consentirà alla Giunta di governo di compiere le scelte adeguate al progetto immaginato per la sanità siciliana".
Quattro le categorie in cui sono state suddivise le aziende sanitarie, per ognuna di essa ci sono circa venti nomi a cui attingere per la nomina del manager. Questa la divisione delle categorie: La prima comprende le Asp delle Città metropolitane Palermo, Catania e Messina, la seconda prevede la suddivisione delle aziende su base provinciale, la terza prevede i policlinici di Palermo, Catania e Messina oltre al Bonino Pulejo sempre di Messina, infine nella quarta categoria ci sono il Civico, Villa Sofia e il Cervello di Palermo, per Catania ci sono sia il Cannizzaro che il Garibaldi, per Messina il Papardo.
Sono 29 gli aspiranti manager per la provincia di Trapani, c'è il nome del commissario uscente: Giovanni Bavetta, ma ci potrebbe essere il ritorno di Fabrizio De Nicola. Insieme a loro concorrono: Vincenzo Barone, Salvatore Brugaglietta, Alessandro Caltagirone, Antonio Candela, Roberto Colletti, Fabio Damiani, Massimo De Fino, Maria Di Liberti, Giuseppe Drago, Silvio Falco, Daniela Faraoni, Salvatore Ficarra, Massimo Giupponi, Armando Gozzini, Giuseppe La Ganga, Paolo La Paglia, Giovanni La Valle, Maurizio Lanza, Mauro Maccari, Walter Messina, Antonino Salina, Gianfranco Rinaldi, Paola Santino, Giorgio Santonocito, Gaetano Sirna, Michele Vullo e Alberto Zoli. La parola passa adesso alla giunta regionale che li nominerà a discrezione propria.
Nomine che avverranno nel 2019, l'attuale governo ha deciso per una ulteriore proroga di 45 giorni per gli attuali commissari.
Il balletto delle nomine coincide, come sempre, con le vicinanze politiche. Così a Palermo i più accreditati sono proprio gli aspiranti manager che hanno frequentato ambienti cuffariani centristi e forzisti. Vecchie storie, vecchia politica. La Sanità da sempre è politicizzata, lo era ai tempi del governo di Totò Cuffaro e lo fu anche ai tempi di Rosario Crocetta. Con il governo Musumeci si cerca di mettere ordine, ma i partiti cercano il loro spazio. Forza Italia non molla, chiede di avere la poltrona dell'Asp di Palermo, Razza e Musumeci giocano in casa e per Catania piazzeranno un nome vicino al loro movimento.
La scorsa settimana altre sono state le poltrone che sono state spartite, a Forza Italia sono andate la Resais, affidata a Giuseppe Di Stefano, Rosario Cavallo è al capo del Ciapi, all'Istituto della Vite e del Vino è andato Francesco Nicodemo, per il Parco dei Nebrodi c'è sempre un forzista si tratta di Domenico Barbuzza, lo stesso per il Parco dei Monti Sicani con Aurelio Imbornone. Sempre ad appannaggio di Forza Italia sarà la nomina dell'Ast, la società che gestisce i servizi aeroportuali a Lampedusa, a dirigerla sarà Raffaele Sanzo. I forzisti vincono pure nei consigli di amministrazione, dove riescono a piazzare dei loro nomi, dall'Esa all'Ircac al teatro Biondo.