Per vendicarsi del fatto di essere stato lasciato dalla compagna, le ha incendiato, due volte, l’abitazione estiva. E il fuoco danneggiò anche l’auto e la moto del nuovo convivente della donna. Protagonista della vicenda è Giuseppe Cusumano, 58 anni, di Castelvetrano, condannato a 4 anni e 8 mesi di carcere dal giudice monocratico di Marsala Lorenzo Chiaramonte. Con Cusumano, sono stati condannati anche Nicolò Caradonna, 49 anni, di Salemi (due anni di reclusione) e Salvatore Maltese, 28 anni, di Mazara (un anno e 4 mesi). Entrambi, il 12 maggio 2012, in contrada Belice Mare, in territorio di Castelvetrano, avrebbero contribuito ad appiccare il fuoco all’abitazione di Caterina Lisciandra, madre di Eleonora La Rosa, ex compagna di Cusumano, e l’auto del nuovo convivente della donna, Daniele Cinquemani. In precedenza, il 2 gennaio 2012, il Cusumano, da solo, avrebbe incendiato la stessa abitazione. Anche in quel caso fu utilizzato del liquido infiammabile e ad essere danneggiata fu anche la moto del Cinquemani, che era parcheggiata sotto la veranda. I tre imputati sono stati condannati anche a risarcire i danni alle parti civili, rappresentate dall’avvocato Marco Campagna. Solo al Maltese, difeso dall’avvocato marsalese Luigi Pipitone, il giudice ha concesso le circostanze attenuanti, nonché il beneficio della sospensione condizionale della pena detentiva.