“Chiedo alla città di Firenze un gemellaggio di solidarietà, perché il nostro ex cittadino, che è stato cancellato dall’anagrafe, Matteo Messina Denaro, è indicato come un mandante della strage dei Georgofili del 1993”.
Per la prima volta la lotta alla mafia, pur nella sua accezione culturale e simbolica, occupa un posto nelle campagne elettorali. E parte proprio da Castelvetrano.
L’iniziativa è dell’avvocato Angelo Tamburello che, senza giri di parole e frasi indirette, ne parla durante la presentazione di una bozza di programma elettorale svoltasi qualche giorno fa a Castelvetrano.
“La considero una sfida alla mafia – ha aggiunto - vedremo chi vincerà”.
Tamburello è un uomo di destra, che non esclude la sua candidatura a sindaco, anche se lontano dalla politica attiva da più di 10 anni. E si è presentato da solo. O meglio, da solo ha presentato un abbozzo di programma, senza la “benedizione” di leader di partito regionali o nazionali. Nel giugno del 2017 si era fatto promotore dell’associazione civica “Ora Basta”, un’assemblea permanente con una delegazione finalizzata ad interloquire con i commissari. E già allora aveva precisato che non avrebbe fatto parte di questa delegazione. E così è stato, dal momento che la natura civica di “Ora Basta” è rimasta immutata ed il noto avvocato castelvetranese ha proposto un soggetto politico, che ha chiamato “Ora Avanti”. E’ come se alla protesta civica e all’interlocuzione istituzionale con i commissari, avesse voluto aggiungere la proposta e l’azione politica, anche se “Ora Basta”, presieduta dall’avvocato Concetta Santangelo, mantiene la sua identità civica distante dalla politica.
Ma per lui la cosa più importante è proporre un’idea della città da sottoporre al vaglio dei cittadini. “Una sorta di primarie di programmi – ha sottolineato - non di uomini sostenuti da partiti. Poi verranno i candidati e gli schieramenti. Di chi vi dirà di avere voti e di essere forte perché ha un partito dietro, magari liste già pronte o uno sponsor politico famoso, diffidate! Dovete giudicare le idee, i programmi e poi scegliete gli uomini che li realizzeranno”.
Secondo il promotore di “Ora Avanti” è necessario fare pace con la città e rendersi conto che “non sono più utili le proteste, i cortei, le associazioni, le raccolte di firme, certamente encomiabili e meritorie da parte di chi li compie con sacrificio, ma ininfluenti, direi inutili”.
Il programma abbozzato non sembra fatto di promesse irrealizzabili. E lo stesso Tamburello ha precisato di essere consapevole che “non si può promettere di costruire il ponte sul mare tra Selinunte e Triscina, ma di dover ripianare soprattutto il disavanzo finanziario di circa 25 milioni di euro, poi di garantire l’essenziale e predisporre le basi per un futuro migliore”.
E in un comunicato aspetta di raccogliere consensi, soprattutto dalle donne che definisce “meno corrotte e meno corruttibili degli uomini. E che potrebbero costituire il segnale del ribaltamento delle consuetudini della vecchia politica, riuscendo a portare la città fuori da questa palude”.
Non si è mostrato polemico o intollerante nei confronti della commissione straordinaria, che anzi ha considerato nel suo effettivo ruolo: “Io mi fido e dico grazie al dottor Caccamo per averci accompagnato in questo difficile calvario di transizione, con garbo e professionalità, ma non gli potevamo chiedere programmazione politica, pianificazione e soluzione dei problemi più incancreniti. Non erano nei loro compiti! Hanno dovuto pensare all’insufficienza delle risorse, al disavanzo economico, alla difficoltà di riscossione, alla legalità da riaffermare! Al dissesto da evitare!”.
Egidio Morici