Con l'obiettivo di ridurre l'evasione fiscale, l'amministrazione comunale di Trapani cambia il sistema di riscossione dei tributi. La Giunta Tranchida ha approvato una delibera con la quale si affiderà ad una società esterna al comune sia l'accertamento che la riscossione di Tares, Tari, Tosap e Tarsu fino al dicembre del 2023. Se il consiglio comunale approverà la delibera già a gennaio entrerà in vigore il nuovo sistema che prevede un guadagno per la società aggiudicataria del 20%, oltre Iva, della somma riscossa per la Tares e la Tari.
Queste le altre novità che verranno introdotte - L’8%, sempre oltre Iva, è previsto per la riscossione coattiva di Tarsu, Tares e Tari, ancora non iscritti a ruolo coattivo. Sempre tra gli aggi in favore dell’aggiudicatario anche il 2%, oltre Iva, della somma riscossa per la gestione e riscossione volontaria della Tari, nonché per le attività di rendicontazione, sgravi, rimborsi della Tarsu per i ruoli già trasmessi all’Agenzia delle Entrate. Nessun aggio, invece, è previsto per la riscossione relativa alle addizionali Tarsu e all’addizionale provinciale, mentre quella del 20% della somma incamerata dal concessionario è prevista per il servizio di accertamento e riscossione, anche coattiva, dell’imposta comunale sulla pubblicità, con un minimo garantito annuo di tributo, a decorrere dal primo gennaio 2019, di 260 mila euro. Ed ancora, il 20% della somma riscossa per l’accertamento e la riscossione, anche coattiva, del diritto sulle pubbliche affissioni, con un minimo garantito annuo di tributo, sempre a partire dal primo gennaio, di diecimila euro; il 20% della somma riscossa per il servizio di accertamento e riscossione, anche coattiva, della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, con un minimo garantito annuo di tributo di 380 mila euro sempre dal primo gennaio e, infine, il 20% della somma effettivamente riscossa per l’accertamento e la riscossione, anche coattiva, della tassa rifiuti giornaliera, la Tares / Tari.