Un quindicenne sequestrato in un garage per ore da quattro ragazzini di terza media che lo hanno minacciato e torturato per farsi dare informazioni su un amico che la banda stava cercando. E' quanto hanno denunciato alla polizia i genitori del minore che abita a Varese.
Lo studente - si legge su La Prealpina - sarebbe stato legato a una sedia con dei fili elettrici, picchiato e colpito sui piedi con una spranga di metallo, minacciato con un bastone chiodato e un un coltello puntato alla gola. Uno dei giovani si sarebbe avvicinato al volto della vittima e gli avrebbe strappato l'orecchino per poi indossarlo in un video postato su Instagram.
A rivelare l'età dei quattro è l'avvocato Augusto Basilico che tutela la vittima e rivela: "Gli aggressori frequentano la terza media, li vedeva fuori dalla scuola quando andava a prendere il fratello che frequenta lo stesso istituto". Sulle condizioni del ragazzo, il legale racconta: "E' sotto shock, fatica a parlare e presto verrà visitato da neuropsichiatria infantile, ha preso tante botte ma abbiamo a che fare anche con profonde ferite emotive".
Ancora l'avvocato rileva il movente dell'aggressione: un debito di droga di 30 o 40 euro che l'amico del ragazzino sequestrato doveva alla banda per della marijuana. La vittima si sarebbe rifiutata di 'consegnare' l'amico alla banda. Dopo tre ore di minacce e torture, è stato liberato ma gli è stato intimato di non fare parola con nessuno di quanto avvenuto. Per convincerlo a non parlare, i sequestratori hanno detto alla loro vittima che altrimenti avrebbero fatto del male al fratello. Il ragazzo ha comunque chiesto aiuto ai suoi genitori, che hanno denunciato tutto alla squadra mobile di Varese.
La procura dei minori di Milano ha aperto un'inchiesta per sequestro di persona e lesioni aggravate: le indagini sono coordinate dal pm Sabrina Ditaranto e dal procuratore Ciro Cascone.