Trapani è al 99esimo posto nella classifica finale sulla qualità della vita nelle provincie italiane. La classifica è creata annualmente, da vent’anni, da ItaliaOggi e dall’università la Sapienza di Roma. Lo scorso anno la provincia di Trapani era ultima, adesso è tra gli ultimi, un miglioramento c’è stato. Ma cosa c’è dietro un numero? Che significa che a Trapani la qualità della vita è ‘insufficiente’?
La classifica “Affari e Lavoro” è quella che fa trasparire i maggiori problemi. Tutta la Sicilia è dichiarata ‘insufficiente’, con percentuali di disoccupazione molto alte. Poche start-up e PMI innovative, a seguito della quasi assenza del capitale umano che crea e porta innovazione. La classifica rispecchia infatti la tendenza che porta i giovani trapanesi ad emigrare. Le imprese chiudono e difficilmente vengono riaperte. Gli amministratori locali, pur con i limitati poteri che hanno in questo campo, devono cercare di porre rimedio a dei dati che sono allarmanti. Non li scopriamo adesso, ma permane la situazione preoccupante.
L’unica nota positiva proviene dalla classifica “ambiente”, nel complesso Trapani è 16esima. Si passa dalla seconda posizione per quanto riguarda la concentrazione di biossido d’azoto, all’ultima posizione per le piste ciclabili. Non siamo messi meglio nella sezione verde pubblico in cui la nostra provincia si attesta alla terzultima posizione. Quindi nelle prime posizioni nel complesso, ma con grandi deficit in diversi ambiti. In questa classifica sono stati considerati anche i dati della raccolta differenziata, ed anche in questo caso Trapani è tra le ultime in classifica. Crogiolarsi sulla fortuna di vivere in un paradiso naturale non è sufficiente, quando poi non si riesce a fare una concreta raccolta differenziata.
Nella sezione “criminalità” Trapani rimane nelle ultime posizioni. Rispetto allo scorso anno c’è stato un decisivo incremento delle rapine in banca e degli uffici postali. Poche sono invece le truffe e le frodi informatiche. I nostri criminali sono più tradizionalisti e preferiscono le rapine alla vecchia maniera. La classifica “disagi sociali” prospetta una situazione ‘scarsa’, però in miglioramento rispetto allo scorso anno. A destare preoccupazione in questa sezione è la percentuale di disoccupati tra i giovani. Nella classifica “popolazione”, in cui è valutata la densità demografica, Trapani occupa la 32esima posizione. In questa classifica a riportarci su è sopratutto la posizione ricoperta nella sezione “numero di componenti familiari”, siamo infatti noni.
La valutazione del “sistema salute” è ‘accettabile’, tuttavia in classifica risultiamo centesimi. Questo perché ci sono pochi posti letto nei reparti specialistici, apparecchiature diagnostiche insufficienti e poco personale tecnico-sanitario. Trapani è al 91esimo posto nella classifica “tempo libero e turismo”, qui la posizione rispecchia la valutazione ‘insufficiente’, come gran parte della Sicilia. Se le sale cinematografiche e le librerie si attestano a metà classifica, lo stesso non può dirsi per i ristoranti, i bar e in genere per le strutture dedicate al turismo che sono relegate alle ultime posizioni. Una terra che dovrebbe vivere sopratutto di turismo che non riesce a sfruttare le sue potenzialità.
Tanti numeri, tante classifiche, che danno l’idea di una provincia che ha difficoltà a competere con le provincie del nord Italia. Gli amministratori locali spesso sono occupati a risolvere problemi vecchi di decenni, invece di programmare per il futuro. Il Sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone, ha commentato duramente la classifica, nonostante il miglioramento in classifica, non si può essere contenti di questa posizione. Per lui una delle soluzione è quella di fare sistema con gli altri amministratori locali, perché non si può pensare di essere divisi davanti a questi dati, come è accaduto, e sta accadendo, per l’aeroporto di Birgi.