Petrosino è la città in cui si fa più differenziata in provincia di Trapani. Al secondo posto c'è Pantelleria, al terzo Calatafimi. Più indietro le città più grandi. Alcamo è sesta, nona Marsala. Maglia nera per Trapani, ultima in classifica. Male anche Mazara (17^) e Castelvetrano (penultima)
Secondo i dati di Agosto, gli ultimi disponibili, del Dipartimento regionale Acqua e rifiuti, Petrosino ha raggiunto il 73,8% di differenziata. Pantelleria e Calatafimi seguono con circa il 70%. I dati dimostrano che sono soprattutto i piccoli centri a riuscire a differenziare meglio i rifiuti. Anche Poggioreale, che aggrega anche i dati di Salaparuta, quarta in classifica, con il 68,1% di differenziata, potrà beneficiare dei contributi previsti per quei comuni che superano il 65% in base alla bozza di riforma dei rifiuti.
Soddisfatto, ovviamente, il sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone, che in un post su Facebook ha voluto ringraziare i cittadini per il raggiungimento di questo risultato.
Scorrendo la classifica il primo dei Comuni più popolosi della provincia è Alcamo, che ha raggiunto il 63% di raccolta differenziata ad agosto, e si trova al sesto posto. Benino Marsala, nona, con il 55%, che nonostante abbia introdotto la differenziata quasi 10 anni fa, sconta la vastità del territorio e problemi organizzativi e logistici che l'amministrazione spera di risolvere con il nuovo piano in vigore tra un paio di settimane. C'è da dire che Marsala, rispetto alla media dei comuni di di questa grandezza, con popolazione tra i 30 mila e i 100 mila abitanti, è tra i più virtuosi. Mazara, che ha avvitato qualche mese fa la raccolta differenziata è 17^, su 23 Comuni, con il 39,8%. Penultima Castelvetrano, con il 12,8%. E ultima Trapani, con il 12,6%. Nel capoluogo la raccolta differenziata era stata fatta partire, con una sorta di terapia d'urto, dal commissario straordinario, in primavera. Ma il nuovo sistema non ha dato effetti sperati, e il sindaco Giacomo Tranchida, dopo il suo insediamento, ha deciso di revocare tutto per studiare in maniera più tranquilla il sistema di raccolta da attuare.
In provincia di Trapani, il dato complessivo, è in miglioramento, comunque. A gennaio la percentuale media, su base provinciale, era del 33,20%. A giugno, mese in cui sono entrati a regime alcuni sistemi avviati dalle amministrazioni, si è registrato il 43,05%.
In Sicilia, sempre in base ai dati forniti dal Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti, la provincia con la percentuale di differenziata più alta è quella di Caltanissetta, 49,41% a giugno. Segue la provincia di Agrigento, 48,69%, e poi la provincia di Trapani. In provincia di Palermo il dato della differenziata è quello più basso, con il 21,39%.
Il trend regionale, anche questo, è in miglioramento, anche se c'è parecchio da fare per raggiungere la quota del 65% voluta dall'Unione Europea. Ad agosto la percentuale di raccolta differenziata è giunta al 33,4%, facendo la media delle percentuali dei Comuni. A gennaio era del 24,6%.
Come abbiamo detto questo dato si riferisce alla media delle percentuali dei Comuni, trainato quindi dai piccoli centri. Infatti se si guardano le percentuali per fasce di abitanti è palese che nei grandi Comuni la differenziata è molto indietro. Nelle città siciliane con più di 100 mila abitanti la raccolta differenziata arriva al 13,96%. Nei Comuni con meno di 10 mila abitanti la percentuale media è del 47,16%.
I dati sono in miglioramento da gennaio, ma la strada è ancora tanta per arrivare alle percentuali europee.