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25/11/2018 06:00:00

Porto di Trapani: tanti, lunghi progetti all’orizzonte

 Il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, e il presidente dell’Autorità portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti, hanno incontrato istituzioni, sindacati, operatori e concessionari portuali, per parlare dei progetti futuri per il porto del capoluogo. Presente anche l’assessore regionale alle Attività Produttive, Mimmo Turano.

“Tutte le azioni messe in atto sono mirate allo sviluppo del traffico portuale ma è fondamentale aprire alla città zone del porto precluse, dando visibilità al mare, elemento che connota profondamente Trapani. Il riferimento è alle banchine nord-est del porto, che seguono la banchina ex Sommergibili, oggi occupate da alti muri di recinzione e da cantieri. Dobbiamo fare i conti con una realtà che viene da tanti, tanti anni di abbandono”, ha detto Monti.

I progetti vanno dal riordino delle funzioni portuali alla manutenzione: asfalto delle banchine, recinzione del porto, illuminazione pubblica, sostituzione dei parabordi, rifacimento dei servizi igienici, collocazione della segnaletica, sono solo alcuni. Ad avere la priorità saranno la rettifica della banchina Garibaldi e il dragaggio del canale d’ingresso del porto e del bacino portuale.

In settimana dovrebbe essere inaugurato l’ufficio amministrativo dell’Autorità’ di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale, nel molo Sanità. Quest’ultimo sarà presto oggetto di alcuni lavori di restyling: riqualificazione energetica, sistemazione delle aree esterne, della corte interna e dei 1350 mq di superficie coperta.

E’ stato già avviato il progetto per il completamento e il miglioramento energetico dell’illuminazione della banchina Sommergibili.

Si sta ragionando con il Ministero per dedicare ad attivita’ retro portuali di lavorazione delle merci, la banchina Isolella (la quale versa “in stato di assoluto abbandono”), l’area del porto peschereccio, quella turistica e dedicata al diporto.

Sarà necessario molto tempo per dare una nuova funzione alla banchina Ronchiglio e per migliorare l’ingresso al porto. Ma presto s’inizierà a pianificare e progettare queste due opere.

“Sto lavorando per portare traffico in questo scalo, per delineare il suo futuro nei prossimi venti, trent’anni. Abbiamo iniziato a capire come strutturare il nuovo Piano regolatore del porto. Abbiamo fatto sopralluoghi e vi assicuro Trapani ha degli asset assolutamente straordinari, unici, da offrire sul mercato. Sul traffico merci e passeggeri stiamo ragionando con le compagnie di navigazione per avere altre nuove linee. Questo comporterà un incremento di traghetti e quindi di lavoro per gli operatori portuali”.

L’impegno più urgente è stato quello di accogliere e riparare i passeggeri in partenza per le Egadi e Pantelleria dalle intemperie: sono iniziati, infatti, i lavori del Trapani Fast Ferry Terminal sulla banchina Dogana (progetto di 1.2 milioni di euro). Il terminal avrà una lunghezza lineare di 80 metri, una superficie coperta di 680 mq, aree esterne di 470 mq, sala d’attesa climatizzata, bar, servizi igienici, sedute interne ed esterne e otto postazioni di biglietteria.

Sarà prioritario rispetto a ogni altro intervento, il dragaggio: “Un porto che non ha fondali - ha spiegato Monti - non ha speranze, né futuro. Nella parte dedicata al traffico commerciale siamo sotto i dieci metri di profondità, il che è assolutamente inadeguato se si vuole lavorare sul mercato del trasporto merci. L’intervento è previsto nell’ambito della programmazione interministeriale”.