La Dia di Palermo "precisa che in relazione alla confisca del patrimonio di Carmelo Patti riguardante - tra gli altri - il Resort Kamarina Beach srl, allo stato non ultimato, sito in località Kamarina di Ragusa di proprietà della Mediterraneo Villages Spa in as, non è in alcun modo riferibile al Kamarina Resort del tutto estraneo al provvedimento di confisca".
Nei giorni scorsi la direzione investigativa antimafia di Palermo ha disposto il decreto di confisca dei beni degli eredi di Carmelo Patti. La richiesta iniziale, per l'imprenditore, morto due anni fa, era di cinque miliardi di euro. Il Tribunale ha deciso di procedere alla confisca di beni per un miliardo e mezzo di euro.
Il provvedimento di confisca, che arriva dopo anni, rientra tra le operazioni di attacco dello Stato all'enorme patrimonio economico finanziario della criminalità organizzata, in questo caso di Cosa Nostra, di una delle famiglie più importanti, quella di Castelvetrano, che fa riferimento a Matteo Messina Denaro.
Tra le curiosità della confisca il fatto che nei conti correnti degli eredi c'erano 43 milioni di euro. Sterminato il patrimonio immobiliare che passa allo Stato. Solo in Brasile, per fare un esempio, ci sono immobili per 18 milioni di euro. "L'uomo chiave del sistema Patti è Michele Alagna - spiega Governale - commercialista con unico cliente, che era appunto Patti. E cognato di Matteo Messina Denaro".