Aggredito a calci, colpito al volto a pugni e insultato, solo perché ha chiesto a un gruppo di cinque giovani di non restare sdraiati sui sedili del treno, occupando cinque file di posti, quando i passeggeri accalcati erano tutti costretti a stare in piedi. E' quanto accaduto ad un 55 enne brianzolo, picchiato selvaggiamente su un treno regionale Lecco-Milano Porta Garibaldi sotto gli occhi della moglie, venerdì mattina.
A strapparlo dalle grinfie dei suoi aggressori, tutti ragazzi di età compresa tra i 18 e i 25 anni, un poliziotto fuori servizio. Bloccati sulla banchina della stazione di Monza dagli agenti della Polfer accorsi in supporto del collega, tre dei cinque ragazzi sono stati arrestati per lesioni aggravate in concorso, due denunciati a piede libero.
Racconta Il Corriere della Serra:
Lui li ha semplicemente invitati a ricomporsi. Loro, una comitiva di cinque ragazzi trasandati, stesi sui sedili di un treno stracolmo di pendolari e studenti, hanno reagito sommergendolo di pugni. Scatenando, in questo modo, il panico tra i viaggiatori che, alle sette e mezza del mattino di venerdì, affollavano il regionale partito dalla provincia di Lecco con destinazione Milano, e soprattutto fratturando l’orbita oculare all’uomo: un cinquantacinquenne brianzolo che li aveva redarguiti e che, per tutta risposta, è stato pestato davanti alla moglie, a cui è toccato assistere impotente alla scena.
In carcere (misura chiesta dal sostituto procuratore monzese Rosario Ferracane e confermata dal giudice Alessandro Rossato all’esito dell’udienza di convalida dell’arresto) sono finiti tre giovani di 18, 21, e 25 anni: D.P., F.A., e A.T. italiani, i primi due incensurati.
Risultano residenti a Torino (il più giovane) e in Brianza (a Lesmo e Brugherio) gli altri due. Ma, da quanto emerso, sono di fatto degli sbandati, tutti senza fissa dimora. Ad ammanettarli, alla stazione ferroviaria di Monza, sono stati gli agenti della Polfer e del commissariato locale. Secondo quanto ricostruito, il ferito (che probabilmente deve essere operato e che ne avrà per almeno 25 giorni) avrebbe richiamato i giovani, mentre il treno si avvicinava allo scalo del capoluogo brianzolo, chiedendo loro di sedersi normalmente, dal momento che, essendo sdraiati, occupavano due posti ciascuno, a discapito degli altri passeggeri che, invece, erano stipati in piedi nel vagone strapieno, come avviene di consueto all’ora di punta sui treni che dalla provincia lombarda trasportano migliaia di lavoratori nel capoluogo.
Senza pensarci troppo a lungo, i tre, che in quel momento si trovavano in gruppo con altre due ragazzi (un’italiana e un romeno) e un cane pastore tedesco, lo hanno attaccato colpendolo con violenza al viso, e aprendogli il sopracciglio. Gli altri viaggiatori, spaventati, hanno cominciato ad accalcarsi pericolosamente verso le uscite, schiacciati l’uno addosso all’altro, mentre il cinquantacinquenne sanguinava abbondantemente davanti alla moglie e a un’altra signora che ha detto ai teppisti di smetterla. Provvidenziale è stato l’intervento di un poliziotto fuori servizio che in quel momento viaggiava sullo stesso convoglio, e che è intervenuto in aiuto dell’uomo, chiamando nel frattempo i colleghi.
Nonostante l’intervento degli agenti in stazione, i delinquenti avrebbero aggredito il passeggero anche al binario. Al processo per direttissima, il diciottenne ha ammesso di aver sferrato un pugno all’uomo, «colpevole», stando al suo racconto, di aver detto che il suo cane puzzava. Degli arrestati, uno solo ha un precedente per maltrattamenti ai danni del padre. Nei loro confronti, il tribunale ha deciso la custodia cautelare in carcere, in attesa della definizione del processo.