Una modifica al regolamento comunale del cimitero di Trapani consentirà il "ricongiungimento" tra i coniugi anche dopo il decesso, anche se uno dei due non avrebbe diritto alla sepoltura al cimitero. Voluta dal sindaco e concordata anche con l'assessore Romano e l'intera giunta che ne ha condiviso la scelta di grande sensibilità morale, porrà fine a diversi casi di coppie che dopo la scomparsa vengono sepolte in cimiteri diversi.
Il nuovo regolamento consentirà ai defunti della stessa famiglia di trovare posto nello stesso cimitero. Al momento il regolamento cimiteriale non prevede deroghe ai vincoli e non contempla la possibilità di seppellimento delle salme di persone defunte il cui coniuge si trova già sepolto al cimitero comunale al fine di consentire, dopo il decesso, il ricongiungimento di entrambi i coniugi.
«Rientra negli obiettivi programmatici dell’amministrazione procedere alla integrazione del regolamento dei servizi funebri e cimiteriali - si legge nella delibera - per allineare la norma regolamentare alle esigenze di una collettività che conserva il culto dei defunti, tra i valori spirituali più preziosi, e rimane, per tradizione, ancorata a legami coniugali anche dopo la morte».
decesso, il ricongiungimento di entrambi i coniugi. Fattore, questo, che non ha assicurato la possibilità di ricongiungimento dei coniugi nell’ipotesi in cui i familiari non dispongano di una tomba privata, non abbiano un parente consanguineo da estumulare oppure non optino per la cremazione. Soprattutto se ancora non siano decorsi i termini per la mineralizzazione della salma già tumulata.
«Intuibili ragioni di solidarietà impongono all’amministrazione comunale, pur nei limiti della disponibilità dei loculi e nel rispetto di tutte le altre norme regolamentari, la favorevole considerazione delle istanze» si legge nella delibera di Giunta approvata. Ed ancora come «rientra negli obiettivi programmatici dell’amministrazione procedere alla integrazione del regolamento dei servizi funebri e cimiteriali per allineare la norma regolamentare alle esigenze di una collettività che conserva il culto dei defunti, tra i valori spirituali più preziosi, e rimane, per tradizione, ancorata a legami coniugali anche dopo la morte».