C'erano parcelle costosissime che giravano nel sistema Saguto. All'ingegnere Lorenzo Caramma, marito della ex presidente della sezione misure prevenzione Silvana Saguto, l'amministratore giudiziario Gaetano Cappellano Seminara pagò una parcella da 16.500 euro.
Parcelle anche più costose di quelle dello stesso amministratore giudiziario per incarichi di consulenza. Caramma, secondo la procura di Caltanissetta, avrebbe ricevuto 750 mila euro per una dozzina di incarichi. Cappellano Seminara lavorava per i tribunali di Palermo, Agrigento, Caltanissetta e Trapani. Al processo in cui sono imputati la giudice, il marito e il legale sono stati snocciolati molti di questi incarichi che secondo i pm sarebbero stati merce di scambio. Il maresciallo aiutante Roberto Serino, uno degli investigatori che ha seguito il caso, ha parlato anche di un incarico per l'avvocato di circa 3 mila euro al mese, ma lavorava solo un'ora a settimana, come avrebbero dimostrato gli esami delle celle impegnate dal suo cellulare. Tutte queste fatture, queste parcelle, venivano pagate dalle aziende in amministrazione giudiziaria, anche quando queste erano in crisi e sull'orlo del fallimento.