Giuseppe Spagnolo, consigliere comunale di Erice, ha depositato ieri un atto di indirizzo per richiedere l’istituzione del servizio di ritiro, trasporto e smaltimento delle carcasse animali e la realizzazione di un giardino comunale per la loro sepoltura.
Il tutto è nato dalla costatazione che le carcasse animali molto spesso non trovano una sana e dignitosa sepoltura nei territori cittadini e che questo incide sulla tutela della salute pubblica.
Infatti, gatti e cani randagi morti per strada, non sempre vengono rimossi. Mentre per quelli domestici non esiste un luogo dove i padroni possano seppellirli.
La proposta servirebbe a essere in regola con i giudici della Suprema Corte che hanno confermato la sentenza 8520/2002 secondo la quale rappresenterebbe reato la raccolta, il trasporto e lo stoccaggio degli scarti di animali non trattati. Secondo il Reg. CE 1069/2009, tra l’altro, il Comune ha l’obbligo di assicurare la salubrità e l’igiene dell’abitato, provvedendo al recupero, al trasporto e al successivo smaltimento delle carcasse animali rinvenute su aree pubbliche. Queste attività servono a prevenire rischi per la salute pubblica, limitando qualsiasi problematica di natura igienico-sanitaria.
Spagnolo porta l’esempio di molti Comuni, dove si valorizzano le aree incolte con urne cinerarie eco-compatibili e biodegradabili le quali, oltre le ceneri dell’animale estinto, contengono un seme che diventa pianta o albero così da ridare una seconda vita a cani e gatti. Un cimitero degli animali potrebbe diventare quindi una nuova area verde, con un costo irrisorio e un grande giovamento per la collettività.