In concomitanza con l’inaugurazione della mostra su Antonello da Messina presso Palazzo Abatellis a Palermo, l’Associazione “Società Geografica Siciliana” ha avuto modo di consegnare nelle mani dell’Assessore regionale ai Beni Culturali Sebastiano Tusa una propria lettera di denuncia su quanto accade ormai da un paio di anni presso il Parco Archeologico di Segesta.
La notizia era già circolata da qualche settimana sulla stampa locale e si riferisce alla chiusura dell’ampia area parcheggio pubblica all’interno del Parco ad esclusivo vantaggio di un parcheggio privato in contrada Pispisa distante diversi km, gestito dalla società Nuovi Sistemi Edili srl, dove i turisti sono così obbligati a posteggiare e a pagare sosta con trasporto al Parco inclusa. E su Google e Trip Advisor già fioccano le lamentele dei turisti costretti a pagare per un servizio inutile e non richiesto, quando poi trovano il parcheggio pubblico chiuso!
Nel luglio 2017 è stato il sindaco di Calatafimi Vito Sciortino a diffidare il Parco dall’utilizzare il proprio parcheggio interno a tutto ed esclusivo vantaggio dell’area gestita da privati. I turisti vengono così dirottati da tanti procacciatori posizionati lungo la strada pubblica presso l’unica area di parcheggio privata posta a circa 4 km dal Parco dove agli ignari visitatori viene fatta pagare una sosta di € 5,00 per auto e € 30,00 per i bus.
“Una follia – dichiara il Presidente della Società Geografica Siciliana, Massimo Mirabella - voluta per togliere servizi pubblici a tutto vantaggio di privati. A chi importa poi se il turista deve pagare un dazio e farsi in navetta km di strada anziché favorire le visite permettendo a tutti, come avveniva prima, di utilizzare il parcheggio gratuito nell’area archeologica. Il tutto è traducibile così in costo maggiore per i visitatori, un doppio spostamento inutile tra auto propria e navetta e quindi altro inquinamento".
L’Associazione “Società Geografica Siciliana” si batterà senza sosta per riaffermare la legalità a Segesta e per dire basta ad un sopruso che va avanti ormai da troppo tempo. ci auguriamo che l’Assessore Tusa, sensibile in maniera particolare al Parco di Segesta, prenda in mano la situazione permettendo la riapertura del parcheggio pubblico. “Presenteremo ai Deputati regionali eletti in questo circondario – conclude il Presidente della Società Geografica Siciliana – una richiesta di interrogazione parlamentare urgente per capire se non via sia stata ingerenza politico-affaristica a spingere verso la chiusura del parcheggio pubblico. Ripristinare la legalità a Segesta è un dovere morale per tutti.