Un importante passo avanti è stato fatto per la realizzazione del Campus Universitario di Erice.
Il consiglio comunale ericino ha, infatti, approvato la richiesta di deroga all’indice di densità edilizia per la realizzazione del Campus e la riqualificazione urbana dell’area a cavallo tra i Comuni di Trapani ed Erice.
Un progetto che permetterebbe il recupero di un’area strategica per il territorio. L’idea è quella di realizzare 54 alloggi sociali con canone calmierato e la possibilità di affitto da destinare agli studenti. In più sarebbero previsti altri 36 alloggi di iniziativa privata per circa 11 milioni di euro. Il progetto del Campus prevede anche una mensa, palestra, spazi comuni, dal costo di 3 milioni di euro in capo ai privati. In più l’urbanizzazione delle aree circostanti con strade e opere di viabilità per circa un milione.
A questo progetto i consiglieri comunali di Erice, all’unanimità, hanno dato l’ok per l’avvio dell’Iter approvando la variante urbanistica derogando la densità edilizia. Alla riunione che si è tenuta al Centro sociale Peppino Impastato di San Giuliano hanno assistito anche alcuni consiglieri comunali di Trapani, tra cui il presidente Peppe Guaiana. Il progetto infatti interessa entrambe le municipalità.
Soddisfatta Daniela Toscano, sindaca di Erice, che ha ringraziato i consiglieri comunali, maggioranza e opposizione. “Quest’ultima in particolare che con grande senso di responsabilità, oltre le appartenenze politiche, ha presentato emendamenti che hanno dato un contributo positivo all’atto deliberativo, ed ha approvato all’unanimità insieme alla maggioranza un progetto strategico per lo sviluppo del nostro territorio coniugando il nuovo Campus Universitario con la rigenerazione urbana dell’area circostante”. La sindaca ha colto l’occasione per “ringraziare anche i colleghi sindaci dei Comuni di Trapani e dell’Unione dei Comuni Elimo Ericini per il documento a sostegno del progetto, nonché il Rettore dell’Università di Palermo, Prof. Fabrizio Micari, ed il Presidente del Polo Universitario di Trapani, Prof. Ignazio Giacona, per l’apprezzamento e la condivisione dell’iniziativa. Ringrazio, infine, in modo speciale il mio assessore, l’arch. Gianni Mauro, che ha creduto fortemente nel progetto lavorando per il suo miglioramento e l’integrazione nel complessivo quadro di rigenerazione urbana dell’intera area in un’ottica innovativa di sviluppo e di crescita del territorio”.
Giacomo Tranchida, sindaco di Trapani, ha espresso soddisfazione per il voto del consiglio comunale di Erice, che ha presieduto fino a qualche mese fa. “A tanto e in sintonia si aggiunge la nostra proposta di riqualificazione dell’area ex mattatoio di Trapani come pianificata in agenda urbana” ha detto il primo cittadino di Trapani. “Soprattutto fanno un passo avanti la politica e le politiche per la valorizzazione unitaria e sistemica del territorio e, pertanto, oltre i complimenti alla sindaca Toscano e all’assessore Gianni Mauro, un plauso al voto unanime del Consiglio Comunale ericino e alla condivisione strategico territoriale con i sindaci dell’Agroericino e i consiglieri trapanesi, in primis guidati dal loro presidente, per aver sostenuto convintamente ed al netto delle diverse articolazioni politiche la progettualità d’insieme. Tali azioni danno esempio di buona politica e buone politiche per lo sviluppo infrastrutturale a servizio dello sviluppo culturale e formativo trapanese. A gennaio avanzeremo un tavolo di confronto con il polo universitario l’università di Palermo e i comuni tutti del trapanese”.
Non proprio dello stesso tono il commento di Nino Oddo, ex deputato regionale socialista. “La cubatura approvata è sostanzialmente la metà di quella proposta in origine ed è quella che nella precedente legislatura il Psi aveva proposto. L’indisponibilità della giunta Tranchida impedì di approvare questo atto fin d allora. Sull’uso reale che in futuro si farà di questi immobili, qualora si rivelassero inutili allo scopo, non mi pronuncio. Ho sufficiente esperienza nelle pubbliche amministrazioni per avere visto di tutto al riguardo”.
Nino Oddo aggiunge che “se le amministrazioni di Erice in questi anni avessero profuso lo stesso impegno e con minore dispendio di risorse rivolto alla costruzione di queste palazzine per la sistemazione del teatro Tito marrone che insiste nella stessa area oggi la città (Trapani/Erice) non sarebbe priva di una struttura culturale di questa importanza”. Conclude polemico Oddo: “Sul perché questo non sia avvenuto e sulle reali motivazioni che hanno spinto a lasciare il teatro in mani ai vandali ed a spingere invece su una variante urbanistica per consentire ad un’ impresa privata di versare colate di cemento a pochi metri dalla battigia non dico una parola di più…”.