L'Associazione Salviamo la Colombaia di Trapani aspetta con trepidazione l'apertura delle buste per l'assegnazione della Colombaia. Ieri scadeva il termine per presentare proposte, e l'associazione che da anni segue le sorti del monumento storico auspica che si sia trovato qualcuno che vorrà gestire la Colombaia.
Ecco la nota del presidente Luigi Bruno.
Per diversi mesi abbiamo atteso l'ultimo giorno per la presentazione delle offerte al bando emanato dall'Assessorato regionale Sicilia per i beni culturali per la valorizzazione e l'assegnazione a privati, a titolo oneroso, della Clombaia di Trapani, “ai fini della riqualificazione e riconversione tramite interventi di recupero, restauro, ristrutturazione finalizzate allo svolgimento di attività economiche o attività di servizio per cittadini...” dove “sono previste nuove funzioni come l'ospitalità e le attività di tipo culturale, socio/ricreativo, sport e benessere, eventi, ricerca e didattica, ristorazione e scoperta del territorio”. Il 2 gennaio rappresenta quindi un momento particolarmente delicato per il quale l'Associazione Salviamo la Colombaia ha combattuto da ben 17 anni. Un risultato del quale si avranno notizie soltanto dopo l'apertura delle buste. L'assegnazione rappresenterebbe, sulla linea delle indicazioni inserite nel bando, la realizzazione di un sogno che è stato ed è quello della sua ristrutturazione e della possibilità di una facile fruizione sia come momento storico culturale sia come momento turistico, sia come una valvola per risollevare l'economia della città, sia infine per un riconoscimento alla cittadinanza che ha sempre avuto una sentita predilezione per un monumento simbolo della città e che tra l'altro è riportato sullo stemma di Trapani. A questo punto, in attesa della apertura delle buste ci auguriamo, con un buon auspicio, che l'aggiudicatario abbia inserito nella sua proposta anche quella parte di sfera affettiva che è connaturata al sentimentalismo collettivo locale.