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12/01/2019 10:00:00

Stentano a decollare i saldi in Sicilia

Stenta a decollare la stagione dei saldi invernali in Sicilia che si è aperta il 2 gennaio. A poco più di una settimana dall’avvio degli sconti l’andamento della spesa è stazionario rispetto allo scorso anno (quando però i saldi iniziarono il 5) con la conferma di un giro d’affari di 400 milioni per la Sicilia.

Questo il quadro della situazione secondo la Confesercenti Sicilia e la Confcommercio. La prima associazione ha condotto un sondaggio su 200 esercenti del settore moda e calzatura. Per il 59% dei negozianti la situazione è uguale allo scorso anno. E a questa percentuale va ad aggiungersi il giudizio di chi (il 13% degli intervistati) dichiara addirittura «vendite in calo» rispetto allo scorso anno. Solo un 2% considera, invece, l’andamento «molto buono». Una voce flebile confinata peraltro solo in due province della Sicilia orientale: Ragusa e Siracusa. Per il resto, il feedback imperante che arriva dai commercianti, è quello di una ripresa lenta, quasi inesistente, anche tra gli esercenti delle province che lo scorso anno avevano espresso toni ottimistici.

Ad Agrigento, ad esempio, a fine anno, l’80% degli intervistati aveva segnalato un aumento delle vendite. Quest’anno a vedere positivo è solo il 30% e lo stesso accade anche ad Enna che lo scorso anno aveva sorriso in periodo di saldi con un 62,50% di negozianti che dichiarava un aumento delle vendite. A rimanere uguale secondo la categoria è anche il budget di spesa pro capite destinato agli acquisti e che non è ancora da fine crisi. «Dai dati che abbiamo raccolto emerge una prospettiva stagnante, poco ottimistica rispetto al futuro - dice Vittorio Messina, presidente di Confesercenti Sicilia - sull’andamento che immaginano per il proseguo della stagione e solo il 26% crede che la situazione possa migliorare mentre i più, il 74%, considera che rimarrà stabile (51%) o peggiore (23%). Più in generale per il 54% degli intervistati gli spazi per una ripresa del settore moda sono pochi e per l’8% inesistenti». Fa discutere anche l’avvio anticipato dei saldi. Solo un 25% degli intervistati lo giudica un errore. Il 49 per cento trova la misura «corretta» mentre il 26 per cento si dichiara «indifferente». Diverso il giudizio espresso, invece, da Patrizia di Dio, presidente di Confcommercio Palermo: «L’anticipazione - spiega - non ha prodotto quell’effetto sperato ovvero quello dell’aumento del fatturato che resta stabile rispetto allo scorso anno»