Grave incidente, avvenuto intorno alle 17.30, a Catania nei pressi dell'incrocio tra via Palermo e via Ippolito Nievo: due ragazzi a bordo di una moto di piccola cilindrata si sono schiantati contro un muro, probabilmente per evitare un'auto. Uno dei due è morto sul colpo mentre l'altro ha perso la vita in ambulanza.
Erano due sportivi, due atleti che praticavano la lotta con la Pol. Energy Club Catania di Claudio Alonzo, due straordinari talenti che stavano dando la scalata ai vertici assoluti. Santo Rapisarda e Andrea Zappalà, rispettivamente classe 2002 e classe 2000, erano conosciuti da tutto l’ambiente della lotta dove un altro loro cugino, Daniele Ficara, adesso tecnico alla Lotta Club Jonio, aveva vinto titoli a tutti i livelli indossando la maglia della Nazionale. Maglia azzurra che aveva già indossato anche Santo Rapisarda, ritenuto tra i più grandi talenti della lotta libera italiana.
Tesserato per la Pol. Energy Club Catania, la società di via Cordai dove era allenato dal tecnico Claudio Alonzo, pur giovanissimo Santo aveva già nel suo palmarès titoli italiani e podi nelle più importanti manifestazioni nazionali di lotta e due anni fa aveva anche vestito l'azzurro agli Europei.
«Una notizia che ci ha lasciato nello sconforto - il commento di Salvo Campanella, ex olimpionico e responsabile della Federlotta catanese -. Al Centro federale della Fjilkam alla Plaia a Catania era ben voluto da tutti durante gli allenamenti collegiali e la sua crescita in tutti questi anni era stata sempre continua. Nel futuro di Santo c'era la possibilità di centrare la maglia della Nazionale assoluta.... L'ultimo suo successo lo scorso novembre al Trofeo delle Regioni dove aveva sbaragliato il campo». Andrea Zappalà dal canto suo nella categoria cadetti aveva fatto man bassa di podi e insieme al cugino Santo sperava di ripercorrere la strada dell’altro cugino Daniele Ficara.