Il 30 dicembre scorso, un gruppo di 15 persone ha pulito la spiaggia della foce del Belice da buona parte dei rifiuti, raccogliendo in totale ben 30 sacchi di spazzatura. Sul litorale sono stati trovate - così come racconta PartannaLive - foto - " - numerose bottiglie e sacchetti di plastica, mozziconi di sigarette, stoviglie usa e getta, bottiglie di birra, galleggianti da pesca, reti, bidoni, bombole di gas, cassette di plastica, tavolini rotti, fusti trasportati li dalla corrente ma anche contenitori di pesticidi per la campagna, indice che i rifiuti arrivano anche dal fiume. A quel punto un gruppo di partannesi, uno spagnolo e due castelvetranesi in spiaggia? Quella che vi stiamo per raccontare non è una novella comica, ma la storia di un gruppo di persone che carico di energia e un pizzico di (sana) indignazione ha fatto qualcosa di estremamente positivo.
Durante una delle calde giornate di dicembre, Francesco Scimonelli, giovane partannese che da 10 anni vive a Bologna, ha approfittato delle sue ferie per godere, come consuetudine, del sole e della brezza marina nella riserva naturale foce del fiume Belice. «Una attività rigenerante – come lui stesso la descrive – in un posto magico.»
Peccato però che quest’anno la passeggiata sia stata tutt’altro che piacevole: tra macchia mediterranea e la sabbia dorata, la spiaggia era invasa da rifiuti di ogni genere. «Ho trovato gente passeggiare lungo quel litorale che non mostrava nessun disgusto, come se quella spazzatura non ci fosse – spiega Francesco – . Forse da queste parti si è perso il gusto del bello, ci siamo assuefatti alla bruttezza e al degrado?».
Più che stare a guardare e crogiolarsi nelle lamentele, Francesco e due amici, Bartolomeo Anatra e Gianvito Simonetti, hanno deciso di pulire assieme il litorale. Un invito a partecipare è stato poi esteso sui social a tutti coloro che possiedono una buona dose di sensibilità ambientale. Ha funzionato!
Il connubio tra incuria ed inciviltà rende la spiaggia sempre più una discarica a cielo aperto. Ai bordi della foce sono stati ritrovati anche dei calcinacci. Segno quest’ultimo di quanto ancora ci sia da lavorare sulla cultura del rispetto del territorio, del mare, ma anche sull’uso massivo della plastica.
Francesco e gli altri non si sono arresi. E in una sola mattinata, dalla foce al boschetto, per circa 1,5 chilometri, hanno raccolto 30 sacchi di rifiuti, che sono stati opportunamente differenziati.
È probabile che in spiaggia tra non molto si formi un nuovo tappeto di sporcizia. Quel che è certo è che il gesto di questo gruppo di ragazzi lancia un segnale non soltanto alla collettività ma anche alle Istituzioni che dovrebbero prevenire e curare il problema con interventi efficaci e costanti nel tempo.
Servirebbe una decisa campagna di sensibilizzazione, spiega il gruppo: “Il ruolo di alcuni cittadini o associazioni può essere non potrà mai essere determinante e i cittadini non possono sostituirsi alle Istituzioni. È necessario educare i cittadini, i pescatori, i contadini ma anche i bambini e soprattutto le famiglie che li trascorrono le giornate”.
Caricati sulla propria auto, grazie alla disponibilità del Sindaco di Partanna, Nicola Catania, contattato dal consigliere Maria Elena Bianco (opposizione) è stato possibile consegnare i rifiuti all’isola ecologia di Partanna, la stessa domenica.