Sono passati tre mesi da quando si è chiuso il bando per i voli all’aeroporto di Trapani Birgi. Ed è tutto ancora in alto mare. A quel bando hanno partecipato solo due compagnie aeree.
E dei 13 milioni messi a disposizione dalla Regione soltanto due, quando e se verranno chiusi i contratti, saranno utilizzati. Gli altri 11 milioni? A tre mesi dalla chiusura delle offerte non c’è nessuna novità. Nel frattempo si susseguono riunioni, incontri, iniziative, per parlare e solo parlare dell’aeroporto. Ma di decisioni nessuna. Allora cosa sta succedendo per il Vincenzo Florio? Intanto ci sono questi 11 milioni che dovrebbero essere utilizzati per comprare dei voli, una pratica che i politici chiamano “attività di promozione turistica del territorio”. Il Comune di Marsala è capofila nel gruppo di Comuni che partecipano al co-marketing. Dopo il flop del bando si dovrebbe andare a trattativa privata con le compagnie aeree, prima tra tutte Ryanair. Ma potrebbe essere troppo tardi, anche per la stagione estiva 2019, ormai i vettori sono tutti organizzati. A condurre le trattative sarebbe proprio il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo. Una trattativa privata per tentare di strappare degli accordi con le compagnie aeree per tappare la falla in vista dell’estate.
“Con l'obiettivo di continuare a lavorare per la crescita del territorio, abbiamo assunto la decisione di proseguire in maniera più spedita all'assegnazione dei rimanenti lotti. La collaborazione dell'Airgest e della CUC sarà determinante per giungere al più presto al migliore risultato possibile, con positive ricadute per tutti sia sul fronte turistico che dello sviluppo economico”. Commenta così il sindaco Alberto Di Girolamo l'Atto di Indirizzo con il quale la Giunta Municipale di Marsala, di fatto, ha avviato la nuova procedura per l'assegnazione degli altri 22 lotti (ne sono stati aggiudicati tre con la precedente gara ad asta pubblica) necessari a garantire maggiori collegamenti da e per l'Aeroporto “Vincenzo Florio”. L'iter burocratico, più snello, ha il suo riferimento normativo nell'art.63 del “Codice dei Contratti” e dovrebbe consentire di individuare in tempi celeri le Compagnie aeree interessate a svolgere il servizio di trasporto passeggeri. La decisione del sindaco di Marsala (Comune capofila tra quelli firmatari dell’Accordo di collaborazione per lo sviluppo della vicina Aerostazione) fa seguito agli incontri con l'Assessorato Regionale Turismo e la stessa Airgest. “Avuta conferma della disponibilità delle risorse precedentemente assegnate - sottolinea il sindaco Alberto Di Girolamo - abbiamo prontamente dato mandato al dirigente Giuseppe Fazio di coordinare l'iter”. Competerà poi alla Centrale Unica di Committenza proseguire la procedura (dall'esame delle offerte sino all'aggiudicazione dei lotti), riconducibile alla Convenzione stipulata tra i Comuni e volta a favorire l'incremento delle presenze turistiche nell'ambito territoriale in cui ricade l'aeroporto “Vincenzo Florio”.
Ma quello che manca è la strategia generale. Dopo tre mesi da quel bando fatto non proprio bene, non pubblicizzato, non fatto conoscere, ci si ritrova ancora a discutere dell’aeroporto di Birgi. Gli 11 milioni sono quelli dati dalla Regione per rilanciare lo scalo. Altri 3 dovrebbero tornare, sono quelli del risarcimento dei danni dalla guerra in Libia. Sì, quelli che erano stati concessi, poi tolti, poi ridati, poi tornati indietro, e che adesso la Regione potrebbe far tornare alla provincia di Trapani. Una faticaccia enorme. Ma anche qui, soldi che non si sa come spendere.Nel frattempo nell’ultima settimana sono successe alcune cose.
LA RIUNIONE DI TRANCHIDA
Il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, vuole lanciare la “destinazione Trapani” e puntare sul “marketing territoriale”. Un’idea che ha esposto più volte e che ha evidenziato ancora una volta in un incontro, nei giorni scorsi, con sindaci, imprenditori, e altre personalità. Non c’erano i deputati regionali, e neanche molti sindaci. Mancava ad esempio il sindaco di Marsala, al quale nei giorni precedenti Tranchida aveva sostanzialmente detto: “o ti dai una mossa o ti dimetti dalla guida dei comuni”.
Cosa si è detto in quella riunione? Intanto che ci sarà un maggiore intervento dei comuni e del distretto turistico nelle fiere nazionali. Poi è spuntata fuori una nuova compagnia aerea. La Topjet Worldwide. Un rappresentante della compagnia ha partecipato alla riunione indetta dal Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, con i colleghi del territorio, proprio per parlare del futuro di Birgi.
Diciamo che il precedente non porta bene, perché in piena campagna elettorale per le amministrative, l'anno scorso, Tranchida si presentò con l'amministratore di People Fly, Andrea Caldart, altra compagnia che aveva annunciato voli su Birgi e che poi lasciò a terra decine di persone con biglietti comprati per aerei che mai sono arrivati a Trapani. Questa nuova compagnia, che è una startup, ha deciso di investire su Trapani grazie all’apporto di capitali privati. Alla riunione c’era anche Paolo Angius, presidente di Airgest, che ha detto che entro la fine del mese ci potrebbero essere i contratti con le compagnie aeree e entro la fine di febbraio potrebbero esserci le rotte assegnate. Ma non è certo che siano quelle per l’estate 2019. A quell'incontro c'era anche il commissario del Libero Consorzio di Trapani, l'ex Provincia, Raimondo Cerami. Ai sindaci ha detto che la proposta di un emendamento alla legge regionale che stanziava 3 milioni di euro per “l'incremento dei flussi turistici dell'aeroporto di Trapani” dovrebbe trovare accoglimento nella prossima finanziaria o nel collegato. In questo modo, dicono dall'ex Provincia, si renderebbero “finalmente utilizzabili tali somme a suo tempo destinate alla ex Provincia di Trapani che potranno così essere convogliate in un grande progetto di marketing territoriale. A tal riguardo ha invitato i sindaci e gli attori dello sviluppo locale ad aderire all'accordo di collaborazione sulla Strategia 2020, già approvata dal Libero Consorzio Comunale di Trapani”.
LA CONFERENZA DELLA LEGA
C’è stata anche una conferenza organizzata dalla Lega a Marsala. Anche qui tante parole e pochi fatti, si trattava di una cosa di partito. C’erano però due imprenditori: Salvatore Ombra, già presidente Airgest dal 2007 al 2012, e Tommaso Dragotto, Amministratore delegato della Sicily by Car. E, sorpresa, anche il Sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo, che forse non ha capito che era una conferenza di partito.
Per Dragotto non ci sono soluzioni se non l’impegno serio e concreto di imprenditori che privatamente possano rilevare l’aeroporto.
Di fatto, sostiene l’imprenditore, il presidente della Regione, Nello Musumeci, dovrebbe mettere all’asta lo scalo al costo di 1 euro.
Anche Salvatore Ombra è tornato a parlare dell’aeroporto dicendo anche a Tp24.it che è fondato il sospetto che ci sia qualcuno che non voglia rilanciare Birgi.
QUESTIONE TASSISTI
Nel frattempo sembra esserci in atto una guerra tra poveri. Nel deserto di passeggeri al Vincenzo Florio si discute ancora della questione degli stalli dei taxi. Questa volta interviene Valentina Palmeri, deputata regionale del Movimento 5 Stelle, che nei giorni scorsi ha incontrato il rappresentante dell’associazione dei tassisti e l’avvocato del Comune di Trapani. La questione risale agli anni in cui l’aeroporto andava bene, con i taxi di Marsala che non avevano degli spazi. Ci fu una lotta tra Marsala e Trapani per risolvere il tutto e regolamentare lo stazionamento e le tariffe. L’ex Presidente della Regione Crocettacon un suo decreto aveva suddiviso gli stalli destinati all’interno dell’area aeroportuale di Birgi nella misura del 50 % per il comune di Trapani e del 50% per il comune di Marsala, demandando ai regolamenti comunali il numero delle vetture autorizzabili ad effettuare il servizio taxi. Ne nasce subito una questione territoriale, poiché il comune di Trapani rivendica subito una più ampia territorialità, circa il 96%, sulla quale ricade l’intero complesso aeroportuale. Tutto questo spinse il Sindaco di Trapani e l’associazione tassisti a presentare ricorso al TAR, contestando l’inopportuna concessione del 50% di stalli ad entrambi i comuni , ma il ricorso fu respinto e la Commissione consultiva regionale per l’esercizio degli autoservizi pubblici non di linea, mantenne inalterato quanto previsto dal decreto regionale, senza entrare nel merito della percentuale degli stalli. Dopo l’incontro con Palmeri si è deciso di rivedersi di nuovo con la presenza dei Sindaci per trovare una soluzione anche per quanto riguarda la tariffa unica.