Gli avvocati Lauria e Gruppuso difensori di Aminta Altamirano Guerrero, hanno chiesto l'assoluzione al processso d'appello per la donna messicana condannata in primo grado a 24 anni di reclusione per la morte del figlio Lorenz di cinque, avvenuta il 13 luglio di cinque anni fa.
I difensori di Aminta nella loro lunga requisitoria hanno cercato di dimostrare che la morte del bambino non è dipesa dal comportamento della madre, puntando sulle prove medico scientifiche per avvalorare la loro tesi difensiva. Per il procuratore generale la responsabilità della signora Guerrero c'è tutta e ha chiesto la conferma della condanna di primo grado.
A sostegno della richiesta di conferma della condanna, il procuratore ha portato come prove: la lettera trovata in una borsa in cui Aminta diceva di volerla fare finita, le parole della conversazione avuta con il padre del bambino la sera prima della morte di Lorenz ed ancora un sms inviato ad un'amica e le analisi fatte sul flaconcino bevuto dal piccolo. La sentenza del processo d'appello ad Aminta Altamirano Guerrero è stata fissata per il prossimo sette febbraio.