Continua il nostro viaggio dentro il sistema della corruzione ad Erice, che ha visto venerdì scorso agli arresti domiciliari il vice sindaco Angelo Catalano. Contro di lui ci sono, nelle carte dell'accusa (e quindi con il beneficio di inventario rispetto a quanto i suoi legali riusciranno a dimostrare) registrazioni, le dichiarazioni del dirigente comunale del Comune di Erice Pietro Pedone, le verifiche. E anche le intercettazioni.
Catalano, è accusato di scegliere quasi sempre le stesse ditte per i lavori di urgenza che il Comune affida, scavalcando spesso le prerogative del dirigente Pedone. E in particolare sceglie la ditta di Barraco. Che rapporto hanno i due? Un ottimo rapporto, si direbbe.
Il 21 Aprile 2018 Catalano chiama Barraco: ha bisogno del cestello elevatore che la sua azienda utilizza. Perché? Deve installare alcuni condizionatori presso i locali del suo studio. Probabilmente gli servono per l'esterno.
Barraco dà la sua disponibilità. I due non parlano mai di soldi per la prestazione. A Giugno gli investigatori ascoltano Barraco, che ammette: per il cestello non è stato pagato da Catalano. Come mai? Lui dice: dimenticanza mia. Invece per gli investigatori c'è il "pieno coinvolgimento dell'imprenditore nei traffici delittuosi facenti capo al vice sindaco di Erice".
I due si conoscono, eccome, e e si sentono spesso. Secondo le intercettazioni si sentono almento 80 volte al mese, cioè in media tre volte al giorno. Come una coppia di fidanzati. Gli scambi diventano più fitti proprio in occasione della convocazione di Barraco, tra loro e con l'altro indagato, Giovanni Pomara, titolare di un'impresa individuale che si occupa di manutenzione elettrica e che spesso lavora in partnership con Barraco.
I tre concordano anche un appuntamento per vedersi, nonostante nel biglietto di comparizione di Barraco non ci fosse alcun accenno - ovviamente - alle indagini in corso. Forse hanno il carbone bagnato: hanno consapevolezza di aver fatto qualcosa che ha suscitato l'attenzione degli inquirenti. E si vedono per concordare una versione ad hoc per la polizia, e per mettere in campo quello che il giudice chiama "un programma di deliberato e maldestro inquinamento delle risultante istruttorie in via di formazione".
Ad esempio, Catalano e Pomara, parlando al telefono, danno ad intendere di non essersi visti (per ingannare chi è all'ascolto delle eventuali intercettazioni), quando in realtà si erano appena incontrati. Poi c'è una telefonata , l'8 Giugno, successiva all'audizione dei Carabinieri, in cui Barraco e Catalano fanno una sorta di recita, secondo gli inquirenti: a distanza di mesi, infatti, Catalano ricorda a Barraco che è ancora debitore verso di lui di quella faccenda del cestello. Evidentemente Barraco ha avvertito Catalano delle indagini e i due inscenano la telefonata, sostengono gli inquirenti. Un altro imprenditore che ha svolto lavori per Catalano inizialmente senza essere pagato è Vincenzo Giacalone, titolare della "Hibiscus - realizzazione e manutenzione giardini". Anche a Giacalone gli investigatori chiedono del perché non si sia fatto pagare subito da Catalano per i lavori fatti per lui. Ma Giacalone, dopo l'audizione, non avverte Catalano. E quindi con lui non si fa il teatrino della telefonata.
Il rapporto tra Barraco e Catalano è consolidato, e coinvolge anche il Sindaco Daniela Toscano. Dichiara il dirigente Pietro Pedone: "In alcuni casi in cui alle gare per l'assegnazione dei lavori partecipava la ditta di Matteo Barraco, sia il Sindaco Toscano che l'assessore Catalano con telefonate e messaggi mi indicavano di scegliere Barraco, poichè, essendo una ditta che lavorava da tempo per il Comune, aveva una miglior contezza della situazione relativa agli impianti di illuminazione e che quindi avrebbe operato meglio e più velocemente. In alcuni casi Catalano, prima di investirmi del problema, aveva già provveduto a contattare Barraco o Pomara".
Pedone viene scavalcato a tal punto che in alcuni casi, quando lui veniva portato a conoscenza dell'intervento da seguire... gli operai delle due ditte erano già sul posto....