Un miracolo. E' accaduto ieri pomeriggio in via Ornato, alla periferia di Milano. Una bambina di tre anni è precipitata dal quinto piano di un palazzo, ma è stata presa al volo e salvata dalla sorella di 16 anni che si trovava in cortile con due cuginette.
Secondo la ricostruzione degli agenti della Questura, la bambina, giocando con la chiave, era rimasta chiusa in bagno in casa di alcuni parenti. La sorellina le ha detto di gettare la chiave dalla finestra mentre lei sarebbe scesa a prenderla. La piccola, buttando la chiave, si è sporta dalla finestra ed è precipitata. Sotto, però, c'era la sorella con due cuginette che è riuscita ad afferrarla al volo, aiutata anche da alcune piante che hanno attutito la caduta. In questo modo, la piccola non ha avuto gravi conseguenze tanto che, ricoverata all'ospedale Niguarda del capoluogo lombardo, non è in pericolo di vita. Una vicenda che ha del miracoloso.
I PARTICOLARI. "Sono scesa di corsa pensando al peggio, poi ho visto che la bambina piangeva e si muoveva: un vero miracolo, non so come altro definirlo», racconta la vicina di casa. Sono le 16.40 di ieri, la bimba di 3 anni precipitata dal quinto piano di via Ornato 111 è al Niguarda da un’ora: i primi esami confermano le sensazioni dei primi minuti, la piccola non avrebbe riportato lesioni interne né ferite preoccupanti.
Merito della sorellastra di 17 anni, che con sangue freddo è riuscita ad afferrarla per un braccio dopo un volo di 15 metri e a farla rimbalzare su una siepe del cortiletto interno, salvandole la vita. Tutto succede in pochi metri, poco dopo le 15.30. Siamo in un palazzo popolare della periferia nord. Secondo quanto finora ricostruito finora dagli investigatori, la piccola di 3 anni e la sorellastra sono a casa della zia, una 40enne ecuadoregna, perché entrambi i genitori, di origine sudamericana, sono al lavoro. Le ragazzine stanno giocando con le cuginette quando a un tratto la bimba si infila in bagno e si chiude a chiave. Passano i secondi, e la bambina non riesce più uscire: è molto impaurita, chiede aiuto alla sorella maggiore. Quest’ultima, dietro la porta, cerca di tranquillizzarla e poi scende al piano terra: «Buttami la chiave, buttami la chiave», urla alla sorellina.
La bimba, però, si sporge troppo dal davanzale e precipita nel vuoto. La 17enne ha pochissimo tempo a disposizione per decidere il da farsi: fa uno scatto in direzione del presumibile punto di caduta della bambina e riesce in qualche modo ad attutirne l’impatto col suolo, prendendola al volo per un braccio e facendola carambolare su una siepe lì a due passi. La chiamata al 118 è immediata: la bimba piange per il dolore a un polso, ma per fortuna è cosciente, muove gli arti inferiori e non presenta ferite alla testa. I soccorritori la caricano in ambulanza e la trasportano d’urgenza in ospedale: i primi accertamenti medici sembrano scongiurare gravi conseguenze, anche se la bimba viene comunque tenuta in osservazione e ricoverata in prognosi riservata. In via Ornato 111 arrivano anche gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale e del commissariato Greco-Turro, coordinati rispettivamente dai dirigenti Giuseppina Suma e Angelo De Simone, per accertare con esattezza la dinamica dell’episodio e raccogliere le testimonianze dei presenti: va in particolare accertato se la zia della bambina fosse nell’appartamento nel momento in cui è avvenuta la caduta e se ci siano profili di mancata vigilanza sui minori da parte della 40enne originaria dell’Ecuador.