Fa molto rumore l'arresto del gioielliere di Castelvetrano Tommaso Geraci e del figlio. Tommaso Geraci è infatti il fratello del pentito Francesco Geraci, uno degli amici più intimi di Matteo Messina Denaro.
Francesco Geraci è noto per aver nascosto i gioielli "di famiglia" di Totò Riina: collier, orecchini, Cartier, crocifissi tempestati di brillanti, diamanti, sterline e lingotti d' oro ed altri preziosi per un valore di oltre due miliardi di lire. Il tesoro era sotto il pavimento di un' anonima abitazione di Castelvetrano: 1500 dollari, 400 sterline d' oro, e quattro medaglie commemorative dei Mondiali di calcio del ' 90, anch' esse d' oro, con incisi i nomi dei suoi 4 figli, ed il grande crocifisso d' oro dove erano incastonati una quindicina di diamanti. Il boss assieme ai gioielli, ai Cartier d' oro (uno tempestato di diamanti del valore di 80 milioni di lire) e ad altri preziosi che la moglie Antonietta Bagarella ed i quattro figli indossavano nelle cene organizzate da Riina e dagli altri boss, aveva anche provveduto a nascondere sei passaporti in bianco.
I Geraci sonoi titolari della Gia srl, che gestisce due compro oro, a Mazara del Vallo e a Castelvetrano. Sono accusati di riciclaggio e impiego di denaro, beni e utilità di provenienza illecita e anche di false fatturazioni.
L'inchiesta ha portato al sequestro di una lussuosa villa, di conti correnti e altri beni per un valore complessivo di un milione e 700 mila euro.
L'oro proveniente da furti e rapine finiva nel circuito ideato da Tommaso Geraci, attraverso un giro di fatture per operazioni inesistenti. Veniva poi venduto ad alcune fonderie, ignare dei retroscena. "Così i Geraci potevano godere di ingenti somme di denaro ripulito", accusano gli inquirenti. Denaro veniva peraltro sottratto al fisco. Nell'ambito della stessa indagine sono indagate altre tredici persone, che rispondono a vario titolo di ricettazione, riciclaggio, false fatturazioni e impiego di denaro, beni e utilità di provenienza illecita.