E' lo stand più grande in assoluto – 850 metri quadrati, cento in più di quello che ospita la Lombardia – ad accogliere la Sicilia alla Bit, la Borsa internazionale del turismo, in programma fino a martedì.
Più di quaranta le piccole e medie imprese siciliane del settore turistico che parteciperanno alla tre giorni milanese per proporre prodotti e servizi mentre, per quanto riguarda le eccellenze enogastronomiche dell’Isola, saranno diversi consorzi a promuovere vini e formaggi, arance rosse e altre produzioni uniche come il cioccolato di Modica.
Numerosi gli appuntamenti in programma e, tra questi, la presentazione del nuovo cartellone dei principali teatri siciliani e, per la prima volta, quella del Calendario regionale delle manifestazioni e degli eventi di grande richiamo turistico: dalle sfilate carnevalesche di Acireale, Sciacca e Termini Imerese alla festa del Mandorlo in fiore in programma nella Valle dei Templi, dall’Infiorata di Noto ai Nastri D’Argento di Taormina, dalla Targa Florio di Palermo alla Fiera Mediterranea del Cavallo che, a maggio, si svolgerà nella Tenuta Ambelia a Militello Val di Catania. Un evento, quest’ultimo, al quale è dedicata l’esposizione, all’interno dello stand siciliano, di uno storico carretto e dei relativi finimenti provenienti dalla ricca collezione in mostra a Palazzo D’Aumale, a Terrasini.
In primo piano, naturalmente, la promozione degli itinerari di viaggio più suggestivi, a cominciare dai cinque Parchi naturali regionali – Etna, Madonie, Nebrodi, Fluviale dell’Alcantara e Monti Sicani – che la Regione progetta di inserire in un’unica offerta di slow tourism all’interno del brand “Sicilia, Paradiso in terra”, e dai borghi siciliani vincitori, negli ultimi anni, di ben quattro edizioni del premio “Il Borgo dei Borghi”: Petralia Soprana, Sambuca di Sicilia, Montalbano Elicona e Gangi.
A rendere ancora più piacevole la visita nello stand siciliano, momenti di musica da camera proposti dall’Orchestra Sinfonica del Bellini di Catania, esibizioni dei maestri pupari catanesi della Famiglia Napoli, degustazioni ed esperienze di show cooking legate alle pietanze tipiche dell’Isola.
"Sul piano turistico - ha evidenziato in conferenza stampa il presidente della Regione Nello Musumeci - la Sicilia vive il suo momento magico. Dovunque andiamo, da Rimini a Verona, da Bruxelles a Berlino, i nostri stand sono i più visitati, i più graditi. Siamo consapevoli di dover scontare tantissimo ritardo in termini di infrastrutture, servizi, coordinamento del messaggio promozionale, ma già in questo primo anno di governo abbiamo messo assieme una strategia con gli operatori privati e con gli altri soggetti pubblici che ci consente di poter ben sperare".
"L'Italia - ha sottolineato il ministro Centinaio - è una superpotenza nel settore del turismo e come tale dobbiamo avere la consapevolezza che i turisti hanno aspettative importanti. Musumeci è stato il primo presidente di Regione a sedersi nel mio ufficio per parlare di turismo e di progetti. La Regione Siciliana sta facendo un grandissimo lavoro di promozione e programmazione. L'obiettivo finale dev'essere quello di allungare la stagione: la Sicilia potrebbe vivere di turismo per 11, 12 mesi all'anno".
"Abbiamo colto nel ministro - ha proseguito il governatore - una disponibilità concreta a collaborare con noi, ha mostrato interesse e sensibilità. Io credo che soltanto se si riesce a far rete possiamo ottenere risultati concreti. La legge sul turismo in Sicilia, varata diversi anni fa, allo stato si è rivelata un fallimento. Oggi serve ripristinare i controlli per puntare sulla qualità, scoraggiare furbetti e incoraggiare e sostenere i più capaci. Nell'ultimo anno, ovunque siamo stati i nostri stand sono i più affollati e suscitano maggiore curiosità, contingenza assai favorevole che vogliamo cogliere come una grande opportunità dal turismo culturale a quello naturalistico, balneare, abbiamo tanto da offrire almeno per 10 mesi l'anno. Per la prima volta abbiamo messo insieme 40 grandi eventi che, con un anno di anticipo, stiamo promuovendo. Puntiamo al turismo scolastico finora tralasciato, pensiamo di realizzare, tanto nel Catanese quanto a Palermo, dei Poli congressuali per intercettare questo segmento per il quale finora la Sicilia è stata ai margini: io credo che in 3 o 4 anni avremo fatto del turismo uno dei settori portanti della regione".
"La Regione - ha aggiunto l'assessore Pappalardo - da sempre viene vista come la meta più desiderata e ambita, siamo sempre al primo posto, ma poi i dati reali non ci premiano, dobbiamo far vedere al mondo cosa possiamo offrire, per un turismo da 365 giorni l'anno. Dobbiamo ripartire da un giusto brand, puntando a cancellare subito certi stereotipi che ci hanno accompagnato. Senza parlare delle spiagge o dell'Etna, abbiamo i borghi più belli d'Italia, teatri che il mondo ci invidia, un numero di siti Unesco pari a quelli dell'Egitto e 49 dei 500 presidi che Sloow Food sono della nostra regione". Secondo Pappalardo, la strada giusta e lavorare su progetti specifici che promuovono la Sicilia, meta non semplicemente estiva. Tra i tanti quello dei treni storici, in sinergia con le ferrovie dello Stato. Ai turisti è offerta la possibilità di percorrere la Regione su convogli del 1930 che viaggiano lentamente, ma aiutano a gustare meglio il paesaggio e la gastronomia locale durante le soste nei territori più caratteristici".