La Sicilia è una delle regioni nelle quali i risparmiatori fanno un maggiore ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario, il sistema di risoluzione stragiudiziale delle controversie tra i clienti e le banche o gli altri intermediari finanziari, che ha una delle sue sedi proprio a Palermo nella filiale regionale della Banca di Italia.
Sono 4.729 le richieste di intervento nel 2018 all’Abf, un dato in calo rispetto all’anno precedente quando superavano le 5 mila. Le decisioni sono state per il 70% a favore dei clienti.
Un dato che, se riportato a quello nazionale (30 mila ricorsi in tutto), pone l’Abf di Palermo (che ha giurisdizione su Sicilia e Sardegna) come uno dei più attivi in Italia.
«Non ci aspettavamo questi numeri quando sono stati aperti i nuovi collegi, non si immaginava che Sicilia e Sardegna potessero raggiungere numeri tipici di collegi storici come quelli di Roma, Napoli e Milano in così poco tempo» hanno detto i responsabili dell’Abf durante l’incontro in via Cavour. Al centro del lungo pomeriggio e di fronte ad un pubblico di professionisti, docenti universitari ma soprattutto di studenti della Lumsa, dell’Università di Palermo e dell’Istituto Gonzaga, la vigilanza bancaria, il bail in e le crisi di fiducia.