Si è tenuta martedì l’udienza presso il Tribunale di Trapani del processo nei confronti di Giuseppe e Pietro Pace, rispettivamente padre e figlio, imputati di estorsione e turbativa d’asta per l’acquisto di una villetta in zona Fraginesi a Castellammare del Golfo e attualmente agli arresti domiciliari.
Davanti al collegio penale presieduto da Daniela Troja (a latere Gianluigi Visco e Oreste Marroccoli) il pm D’Antona ha concluso la propria requisitoria chiedendo le condanne per i due imputati. Il pm ha chiesto 5 anni, 9 mesi e 10 giorni di reclusione ed €. 6.000,00 di multa per Pace Giuseppe; 5 anni, 1 mese e 10 giorni di reclusione ed €. 6.000,00 di multa per Pace Pietro. Le pene richieste tengono conto della riduzione di un terzo della pena per la scelta del rito abbreviato.
Nell’udienza di martedì hanno concluso anche le parti civili rappresentate dall’avvocato Mannina, che difende Leonardo Candela e la madre Lucia D’Angelo, e l’avvocato Bambina per l’Associazione Antiracket e Antiusura Alcamese. Le prossime udienze sono stata programmate per il 12 e 14 marzo per le conclusioni dei rispettivi difensori degli imputati.