I deputati del Parlamento Europeo hanno approvato una proposta per rafforzare la protezione civile dell’Unione Europea, cioè quel meccanismo che in caso di grave catastrofe – naturale o causata dall’uomo, come incendi boschivi o inondazioni – permette agli stati di chiedere l’aiuto degli altri paesi membri. Il meccanismo di protezione civile funzionava prima su base volontaria e quindi era fortemente limitato, soprattutto quando più catastrofi si verificavano contemporaneamente in più paesi membri. Negli ultimi due anni poi era risultato inefficace e lento soprattutto durante le stagioni estive, quando in Portogallo e in Grecia i grandi incendi causarono la morte di centinaia di persone.
Con la nuova legislazione, voluta anche dalla Commissione Europea e concordata con il Consiglio a dicembre, è stato istituito un nuovo meccanismo chiamato “RescEU” che permetterà all’Unione di rispondere con maggiore efficacia alle catastrofi, e soprattutto migliorerà le attività di prevenzione. “RescEU” metterà a disposizione dei paesi mezzi aerei come i Canadair per combattere gli incendi boschivi, unità di pompaggio ad alta capacità, ospedali da campo e squadre mediche di emergenza per aiutare le popolazioni locali. Il meccanismo è pensato soprattutto per aiutare quegli stati che da soli non riescono a rispondere in modo efficace alle emergenze sul loro territorio. Le risorse europee saranno aggiunte a quelle dei paesi nazionali, e non sostituite.
«Siamo riusciti a lavorare rapidamente per essere pronti prima della prossima estate ed evitare un’altra Grecia 2018 e Portogallo 2017», ha detto l’eurodeputata italiana Elisabetta Gardini, la relatrice della proposta. «Trovare un compromesso è stato più difficile del previsto, ma alla fine i principi di solidarietà e di protezione della sicurezza dei nostri cittadini hanno guidato il lavoro verso il successo».
Dal 1980 i paesi europei hanno perso oltre 360 miliardi di euro a causa di eventi catastrofici. Solo in Portogallo, gli incendi che scoppiarono tra giugno e settembre del 2017 hanno causato perdite per 600 milioni di euro, senza calcolare il costo in termini di vite umane. Per il biennio 2019-2020 il Parlamento e il Consiglio europeo hanno deciso di stanziare 205 milioni di euro per garantire il funzionamento del nuovo meccanismo di protezione civile, e se tutto andrà per il verso giusto già a partire dalla prossima stagione estiva “RescEU” sarà operativo. Manca ancora l’approvazione formale del Consiglio prima che la legislazione entri in vigore, ma non dovrebbero esserci ostacoli.