Continuano le reazioni alla notizia diffusa da Tp24.it lunedì scorso: una dottoressa in servizio presso la Guardia Medica di Marsala centro, all'ex ospedale San Biagio, è stata presa a schiaffi e sputi. Qui la notizia.
“Pene più severe per chi aggredisce medici, infermieri e personale sanitario, ma anche presìdi fissi delle forze dell’ordine”. Lo dice Igor Gelarda, responsabile regionale enti locali della Lega, dopo gli ultimi due casi di violenza registrati a Marsala e Catania.
“Spesso e volentieri - dice Gelarda - i camici bianchi si trovano da soli in posti isolati, alla mercé di qualunque malintenzionato. Nei casi più pericolosi, si potrebbe valutare l’opportunità di spostare le guardie mediche in posti più sicuri per scoraggiare delinquenti e balordi”.
“Per contrastare il fenomeno della aggressioni nei pronto soccorso - dice ancora Gelarda - si potrebbero prevedere sanzioni aggiuntive per chi colpisce medici, infermieri o personale ausiliario nella qualità di pubblici ufficiali e non semplici cittadini, quindi soggetti operanti nell’esercizio delle proprie funzioni all’interno delle strutture sanitarie”.
CISL. “Ancora una volta un operatore sanitario è stato aggredito durante il suo turno da un paziente, è inaccettabile, il tema della sicurezza per tutti i lavoratori deve essere centrale per le istituzioni nazionali e locali”. A chiederlo in una nota è il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana, che esprime così la solidarietà al medico aggredito a Marsala nell'ambulatorio della guardia medica dell’ex ospedale San Biagio. “Servono quindi risposte adeguate urgenti per il contrasto del dilagante e preoccupante fenomeno delle aggressioni al personale sanitario, dato che purtroppo non si tratta di un caso isolato, bisogna pensare ad azioni concrete come fra l’altro una maggiore vigilanza nelle strutture sanitarie soprattutto nelle ore notturne”.
ASP. “L’incolumità del personale medico e la sicurezza nei luoghi di lavoro sono prioritari su tutto. A questo fine saranno effettuati ulteriori sopralluoghi nei presidi medici del territorio, finalizzati al potenziamento e al miglioramento delle condizioni di sicurezza delle strutture, e alla riduzione del livello di rischio cui è esposto il personale sanitario. Alla dottoressa in servizio presso la guardia medica dell’ex ospedale San Biagio di Marsala, che dopo l’increscioso episodio di violenza ha comunque terminato il suo turno di lavoro, rivolgo il mio encomio personale”. Lo ha detto il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, Fabio Damiani, all’indomani della vicenda che lo scorso sabato sera ha coinvolto un medico di turno presso la guardia medica situata nell’ex Pronto soccorso del presidio medico marsalese, vittima di un’aggressione da parte di un paziente.
SNAMI. Lo Snami (sindacato nazionale autonomo medici italiani) esprime la sua più sincera e profonda solidarietà alla dott.ssa Silvia Ferracane per l’atto di vile aggressione che ha subìto nell’esercizio delle sue funzioni c/o il presidio di guardia medica dell’ex Ospedale San Biagio di Marsala.
Dichiara il dottore Biagio Valenti: "La sicurezza nei presidi di guardia medica è un grosso e annoso problema che toglie la serenità ai colleghi che vi lavorano e alle loro famiglie. Ciò è vieppiù accentuato se i locali nei quali essa si svolge sono periferici, infelici e insicuri come quelli della predetta guardia. Si stava certamente meglio quasi 40 anni fa quando il medico di guardia era accompagnato dall’autista nelle visite a domicilio e in guardia. Al verificarsi di un nuovo caso di violenza tutti esprimono solidarietà€ e vicinanza al malcapitato medico ed a tutta la categoria, ma la solidarietà€ non basta più€ , cosı̀€ come la vicinanza è€ vana se priva di reali provvedimenti risolutivi del problema. Faccio pertanto un appello al direttore generale dell’ASP perché trovi in tempi brevissimi una soluzione logistica definitiva più dignitosa e più sicura ove allocare questi locali, perché non vorremmo
più sentire di episodi ancora più gravi come quelli verificatisi in altre province italiane. Chiedo inoltre al Signor Prefetto di Trapani se ritiene di convocare il comitato per l'ordine e la sicurezza per effettuare una verifica dei modelli organizzativi e dei sistemi di sicurezza della continuità assistenziale sul tutto il territorio provinciale".