Sotto attacco da parte dei dissidenti interni, Luigi Di Maio si è presentato ieri in conferenza stampa alla camera per commentare il calo dei 5 Stelle in Sardegna.
«Sia il M5s che tutto il governo hanno l’obiettivo di arrivare a fine legislatura per realizzare il contratto» ha detto il vicepremier, aggiungendo che «il ruolo del capo politico si ridiscute tra quattro anni». La principale novità annunciata da Di Maio riguarda le possibili alleanze con liste civiche («ma con calma») e la cancellazione del limite dei due mandati per i consiglieri comunali: «Oggi un nostro eletto in un comune è presidio di legalità e lotta contro i privilegi e contro la gestione disinvolta dei comuni. Dobbiamo discutere nuove regole».
Scrive Repubblica:
Il ministro Tria, dopo il consiglio dei ministri di ieri, ha fatto sapere di avere incontrato imprenditori del Nord e di aver constatato la loro rabbia verso il governo giallo-verde: “Giorni fa ho cenato in una casa milanese con imprenditori di Confindustria, Confapi, Confcommercio. Erano tutti delusi. Per loro il governo è immobile. Non è solo questione di Tav, è passata l’idea che il Paese è bloccato. Possibile che non lo capiate?”. Non lo capisce, Di Maio. E anzi, lascia trapelare di aver sfoderato argomenti ultimativi per piegare il responsabile di via XX Settembre. Primo: “Di Tav parliamo noi, non tu. C’è un contratto di governo”. Secondo: “Ti ricordo che hai zero parlamentari, noi diverse centinaia. Sono loro che votano la fiducia ai ministri di questo governo, te compreso”». Tria ha ricordato che se non si mettono a posto i conti, sarà inevitabile l’aumento dell’Iva.
Rinviata la legge sulla legittima difesa
Per evitare a Di Maio difficoltà con i molti dei suoi che non vogliono la legge sulla legittima difesa, Salvini ha accettato di rinviarne la discussione alla prossima settimana, anche se Il Giornale si dice sicuro che «la legge pro-pistole finisce in archivio a tempo indeterminato: i Cinque Stelle sono nel caos dopo la batosta sarda, una parte del gruppo è in rivolta e rifiuta di votare il provvedimento. Il traballante Di Maio ha spiegato a Salvini che la legittima difesa andava accantonata, “altrimenti vengo massacrato dai miei”. Per tenere a bada un partito nel panico, Di Maio ha chiesto l'ennesimo aiutino: prima di votare sulla libertà di sparo, il vicepremier grillino deve portare a casa uno scalpo da esibire alla sua base parlamentare. Quindi bisogna aspettare che arrivi dal Senato il decretone sul reddito di cittadinanza, e fare della sua approvazione alla Camera un grande evento capace di ridare un po’ di lustro al M5s e di invertire la narrazione del suo inesorabile declino».
I Cinque Stelle resistono anche sulla legge che dovrebbe rendere più autonome Veneto, Lombardia ed Emilia, e attaccano il ministro per le attività regionali Erika Stefani. Salvini darà loro una mano anche accelerando l’approvazione del decreto per rimborsare i truffati delle banche venete: un 30% per gli azionisti e un 95% per gli obbligazionisti subordinati fino a 100 mila euro, verrebbe concesso in automatico ai titolari persone fisiche o onlus o microimprese fino a 10 dipendenti e 2 milioni di fatturato.
La grillina Sarti si autosospende per i rimborsi mancati
La deputata del M5s Giulia Sarti si è dimessa dalla presidenza e della commissione Giustizia e si è autosospesa dal Movimento. Motivo: è stata archiviata la querela che aveva sporto nei confronti dell’ex fidanzato Andrea Tibusche Bogdan per i mancati rimborsi delle indennità parlamentari. Infatti secondo la deputata era stato lui a far sparire dai suoi conti correnti personali 23 mila euro, soldi che invece dovevano essere restituiti al fondo per il microcredito. I pm riminesi hanno ritenuto la denuncia inconsistente dal punto di vista penale.