“Questa amministrazione assicurerà la massima collaborazione, per la parte di propria competenza, per la realizzazione del progetto relativo all’istituzione del Parco Elimi, previsto da un protocollo d’intesa sottoscritto nel 2017 tra alcuni sindaci della provincia ed il Commissario del Libero Consorzio Comunale di Trapani".
Lo dichiara il sindaco di San Vito Lo Capo, Giuseppe Peraino, condividendo i principi della proposta che punta a rendere organica una vasta area, attualmente frammentata, sotto una gestione unitaria coinvolgendo, assieme a San Vito Lo Capo, i Comuni di Alcamo, Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo, Custonaci e Calatafimi Segesta. Il protocollo, condiviso anche dal presidente del Gal Golfo di Castellammare, dal Gac Golfi di Castellammare e Carini e dal presidente del GAL Elimos S.c.ar.l., è stato fortemente voluto dall’onorevole Valentina Palmeri, deputato regionale all’Ars del Movimento 5 Stelle.
“E’ indubbio - prosegue il sindaco- che il territorio interessato dal progetto sia accomunato non solo da bellezze naturali dal grande impatto scenico, con i colori brillanti e rigogliosi della macchia mediterranea, il paesaggio collinare interrotto da alcune montagne sulla cui cima ci si perde guardando l’infinito dell’orizzonte che si confonde con l’azzurro del mare, ma anche da comuni radici storiche, artistiche, culturali ed enogastronomiche che rispecchiano l’identità di un popolo. Pertanto, ritengo che un’unica, condivisa, governance non possa che portare benefici sia in tema di politiche ambientali, sia di promozione turistica in chiave eco-sostenibile. E’ innegabile, infatti, come negli ultimi anni l’approccio ad un territorio, da parte dei turisti, sia cambiato portandoli a scegliere in modo consapevole quei luoghi dove si pratica un turismo in armonia con l’ambiente, dove è possibile svolgere attività sportive all’aria aperta ed instaurare un rapporto diretto con la comunità locale che li faccia immergere nelle tradizioni del luogo. Istituire il Parco Elimi sarebbe, dunque, come creare una sorta di marchio di qualità, un elemento connotativo di una vasta area che, facendo sistema, permette di attrarre un maggior numero di persone e di poter attingere a specifici finanziamenti previsti dall’Unione Europea. Ovviamente, un progetto di tale entità non potrà essere portato avanti se non prima di averne spiegato le potenzialità alla popolazione e realizzato soltanto se c’è una sinergia concreta tra Istituzioni, associazioni che operano nei diversi settori e società civile”.