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12/03/2019 06:00:00

Mafia e politica a Campobello di Mazara/5: "Ruggirello è il santo della provincia"

Continua il nostro viaggio sui rapporti tra mafia e politica a Campobello di Mazara, con particolare riferimento alle elezioni del 2015.

Ci siamo soffermati ieri sull’incontro e la conversazione tra l’esponente mafioso Filippo Sammartano, oggi deceduto, e il deputato regionale Paolo Ruggirello. Quest’ultimo racconta di aver convinto Giardina di sostenere Castiglione, ma Giardina vuole essere a tutti i costi il suo vicesindaco. Castiglione accetta ogni desiderio di Ruggirello: “Un giorno viene da me e mi dice Paolo: accussì, accussì, accussì dice, Peppe CASTIGLIONE per me va bene! Viene a Paceco nel rifornimento IP, Peppe CASTIGLIONE va bene (parole GIARDINA Vincenzo ndr) però fagli una telefonata e digli che io sono Vice Sindaco! Dammi il numero…. Peppe allora finalmente Enzo si è convinto, trova la soluzione, Articolo 4, è con te, una cosa però ti prego gli ho detto e non la dire all’esterno, oggi però te lo dico per telefono e così deve essere l’impegno Enzo deve fare il Vice Sindaco perché non deve essere umiliato rispetto magari ad altre situazioni. Chiudo questo ragionamento telefonico e confermato poi con una presenza con Peppe CASTIGLIONE e con lui…”.

Il Deputato regionale spiegava a Filippo Sammartano che Giardina inaspettamente e senza concedergli nemmeno il tempo di potersi occupare di un’ulteriore questione sottopostagli (una controversia che interessava il parroco di Campobello di Mazara), lo aveva chiamato aggredendolo anche pesantemente “…mi chiami e mi dici: Paolo mi hai rotto i coglioni hai abbandonato a me…

Sammartano definisce Paolo Ruggirello il Santo della provincia di Trapani, il migliore politico in provincia e rimprovera Giardina di averlo abbandonato ingiustificatamente. Sammartano dice “gli ho detto come? Gli ho detto accanto a questo “cristianu” (persona ndr) non ti devi allontanare che attualmente è il più serio politico che abbiamo nella provincia di Trapani, ma no una volta due volte, prende tutta a una volta…”. Ed aggiunge: “Giardina ha tentato di rompere un partito, avevamo lavorato giusti, gli ho detto Vincenzo qua questa lista prenderà 600 o 700 voti cu li cristiani che c’erano, stai attento Vincenzo, minchia ma cose minchia un giorno è venuto…”.

Alla fine dell’incontro Giambalvo dirà a Ruggirello di non andare più al bar di Sammartano perché rischierebbe di essere attenzionato dalle forze dell’ordine: ”…non venire qui sentimi nemmeno a prendere un caffè, sentimi! dentro Campobello c’è un inferno Paolo… c’è un inferno…".

Ruggirello invece, è deciso a mantenere i contatti con quel pregiudicato mafioso e rispondeva che nessuno poteva impedirgli di entrare in quel Bar per prendersi un caffè e che comunque, qualora all’interno vi fossero installate delle microspie, non era sua intenzione parlare là dentro.  Ruggirello: “…ma che cazzo mi possono fare io li mica devo parlare io non devo parlare… è un bar, cosa mi possono dire? Lei cosa ci faceva al bar? Io non mi posso prendere un caffè al bar? Oppure mettete fuori un’insegna qua non entrare….”.

Il 18 ottobre 2014 Ruggirello sollecitava  Giambalvo per avere subito il nome del candidato da parte di Sammartano da inserire nella lista Articolo 4, in alternativa, Ruggirello chiedeva a Giambalvo  di avere la disponibilità di almeno venti/trenta voti (“fatti dare un nominativo, un nominativo secondo me… almeno che tu non assicuri che quei venti - trenta voti che ci deve dare al nominativo li può dare al candidato nostro).

GIAMBALVO Calogero:

e l’ho capito, non l’ho sentito ieri sera che avevi la casa piena e non sapevi più… dove dividerti… questa mattina l’ho sentito ieri sera… per questo ti avevo chiamato, Paolo niente di particolare, niente più, stamattina siamo stati con Peppe CASTIGLIONE con Santo (ndr, CORRENTE GIANNETTO Santo)

RUGGIRELLO Paolo:

eh!

GIAMBALVO Calogero:

e niente… ci ha dato un altro candidato e un altro ne arriva e siamo a sedici…

RUGGIRELLO Paolo:

no quello di ieri che è venuto, sai quello con la barba, quello dell’autoscuole, quello trottato che neppure ti ha dato…

GIAMBALVO Calogero:

eh?

RUGGIRELLO Paolo:

ora mi ha chiamato e candita a sua figlia

GIAMBALVO Calogero:

pure femmina?

RUGGIRELLO Paolo:

si!

GIAMBALVO Calogero:

…inc… buono e siamo a diciassette Paolo… sistemiamo venti…

RUGGIRELLO Paolo:

una lista piena di femmine abbiamo

GIAMBALVO Calogero:

una lista piena di femmine, meglio beati tra le donne siamo

RUGGIRELLO Paolo:

da un lato sono più brave fare… …inc… da un lato sono più brave alla ricerca di consensi perché ce l’hanno …inc…

GIAMBALVO Calogero:

infatti ci fanno l’occhio ai maschietti e si fanno votare, hai capito?

RUGGIRELLO Paolo:

quindi un maschietto li dentro… quel BASIRICO’ li dentro potrebbe fare l’altra

GIAMBALVO Calogero:

certo… certo

RUGGIRELLO Paolo:

si fa dare un dieci voti da ognuno…

GIAMBALVO Calogero:

la dobbiamo discutere questa cosa Paolo… appena scendo vediamo se la dobbiamo chiudere li la situazione… neppure lo so cosa dobbiamo fare… anche perché…

RUGGIRELLO Paolo:

senti invece a quello (ndr, Filippo SAMMARTANO) non lo hai chiamato più… la

GIAMBALVO Calogero:

no… ci sono andato stamattina e non c’era, stasera ci salgo… e di pomeriggio era

RUGGIRELLO Paolo:

e vedi che qua con quell’amico mio ci ho parlato oggi… minchia quello Carmelo (ndr, Carmelo SALERNO) dice: “eh… ma allora a che ci aspetta a darti…” e non lo so gli ho detto se voleva qualche spintarella

GIAMBALVO Calogero:

eh… stasera ci parlo… al 100% più tardi poi ti chiamo e ti faccio sapere che mi ha detto

RUGGIRELLO Paolo:

eviterei… Lillo, per il bene suo… eviterei il discorso del genero…

GIAMBALVO Calogero:

evitiamo tutte cose… va a fanculo tutte cose

RUGGIRELLO Paolo:

no… fatti dare un nominativo, un nominativo secondo me… almeno che tu non assicuri che quei venti - trenta voti che ci deve dare al nominativo li può dare al candidato nostro

GIAMBALVO Calogero:

vediamo cosa mi dice

RUGGIRELLO Paolo:

perché

GIAMBALVO Calogero:

inc…

RUGGIRELLO Paolo:

perché l’oss… l’ossicedda al signorino… al signorino che se ne è andato ce li vorrei un poco rompere… rompere leggeri, leggeri (ndr GIARDINA Vincenzo)

GIAMBALVO Calogero:

ma meglio di li Paolo per romperlo meglio di li non c’è vedi

RUGGIRELLO Paolo:

e per questo ti dico… io non voglio forzare perché è una forzatura dirgli dammi a tuo genero… dico se fossi io candidato gli direi tuo genero mi serve… però per fare una forzature per lavarci la faccia a quello è troppo rischioso, a me mi basta un candidato in modo tale che lui diciamo un contributo mio ve lo sto dando… questo qua è il candidato 30 voti, 30 voti, 50 voti quelli che può dare da

GIAMBALVO Calogero:

si… si… (ndr, si accavallano le voci)

RUGGIRELLO Paolo:

perché questo di qua ci vuole andare a trovarlo… però ditemi voi quello che come ci dobbiamo comportare

GIAMBALVO Calogero:

stasera io ci parlo intanto, vediamo cosa esce fuori e poi decidiamo Paolo

RUGGIRELLO Paolo:

va bene?

GIAMBALVO Calogero:

va bene Paolo!… oggi tutte cose chiuse erano Paolo, dice che era aperto oggi?...

RUGGIRELLO Paolo:

ma… a me se…

GIAMBALVO Calogero:

hai fatti… avete fatto la riunione ieri sera (ndr, ride) mi hai detto sabato e domenica sono aperti, mi hai cazziato a momenti…

RUGGIRELLO Paolo:

ma è un Comune… un Comune a testa di minchia scusa… ci sono le elezioni e non devono stare… gli uffici aperti in questi giorni?

GIAMBALVO Calogero:

Paolo… il Comune si deve adeguare alle persone… le persone sono a testa di minchia, no il Comune Paolo… noi siamo rimasti venerdì con Peppe CASTIGLIONE che dobbiamo fare tutte cose

RUGGIRELLO Paolo:

va bo

GIAMBALVO Calogero:

va bene?... andiamo ci aggiorniamo dopo, vediamo più tardi cosa esce fuori e ti chiamo

RUGGIRELLO Paolo:

ciao, ciao

GIAMBALVO Calogero:

ciao Paolo… ciao, ciao.

 

Dopo vari incontri e riunioni finalmente c'è la  candidata designata dalla mafia: Filippo Sammartano tenendo fede agli impegni presi, aveva indicato il nominativo di una donna quale candidata alla carica di consigliere comunale nella lista del movimento politico “Articolo 4”. Si tratta di Razziano Daria che risulterà essere la prima dei non eletti nella lista con ben 149 voti.

 

Durante le fasi delle consultazioni elettorali gli inquirenti captano un dialogo tra  Vincenzo Giardina, candidato alla carica di consigliere comunale e Ciro Caravà, ex Sindaco di Campobello di Mazara.

GIARDINA riferiva a CARAVA’ di notizie apprese su “scambi di voti” che coinvolgevano candidati del movimento Articolo 4: “… qua forse la lista dell’Articolo 4 viene annullata, minchia “scambio di voti” Tutti in caserma, tutti con le telecamere tutti registrati che ci davano soldi alle persone, c’è questa voce in giro e c’è dicono il candidato al consiglio comunale TRIPOLI (Maria, ndr.) in Caserma tutti interrogati con le persone, un inferno c’è “addumatu” Minchia che numeri (ride) ahahhah ma c’è… ancora la gente dico non capisce veramente che devono stare al loro posto che devono fare una campagna elettorale serena e tranquilla dico ma…io non lo so, ma dico la gente è pazza…”.

Caravà replicava con giudizi molto negativi sull’onestà di RUGGIRELLO e sulle sue cattive amicizie: “ se c’è un delinquente come RUGGIRELLO (Paolo, ndr.) in mezzo qualunque cosa… questa è una cosa grave però, ma non è che possono bloccare le votazioni per la lista, ma con RUGGIRELLO in mezzo io me lo immaginavo che succedeva perché ha tutti amici tutti delinquenti, tutti”.

Tra i "delinquenti" Caravà cita il nome di Giovanni Buracci, associato mafioso che aveva sostenuto elettoralmente Ruggirello . Caravà: “RUGGIRELLO a me mi ha fatto fare due anni di carcere, questo grande porco mi ha fatto fare due anni di carcere senza…io da BURACCI non volevo andarci era Lui amico di BURACCI, io da BURACCI non volevo andarci, mi ha fatto fare due anni, perciò un delinquente continua sempre ad essere delinquente… E’ morto BURACCI ed è andato a trovarsi qualche altro”.

Ruggirello, aveva poi ripagato l’impegno profuso da Buracci facendo assumere la figliaMargherita con contratto a “tempo indeterminato” alle dipendenze dell’Azienda Ospedaliera Sant’Antonio Abate di Trapani.

Il Giudice per le indagini preliminari di Palermo scrive che “Al termine delle votazioni si aveva definitiva conferma dei termini dell’accordo politico-mafioso. Alle ore 21:40 del 17 novembre, con lo spoglio in corso ed i risultati non definitivi, RUGGIRELLO telefonava a GILIBERTI Gabriella Debora , rivelando in sostanza che la candidatura di RAZZIANO Daria, in quel momento ancora seconda con 113 voti, era il risultato della segnalazione e dell’interessamento di appartenenti alla criminalità organizzata, che consentiva anche di raddoppiare i voti, tenuto conto della preferenza elettorale che poteva esprimersi in favore di due candidati insieme.”

Alle 22 della stessa sera Ruggirello si recava al Bar Mc One di Filippo Sammartano e da lì contattava telefonicamente l’amico mafioso SALERNO Carmelo, informandolo che i risultati delle elezioni a Campobello di Mazara “il sindaco è salito il nostro, la lista abbiamo preso quattrocentottanta sicuri!...aspettiamo un seggio... quindi il cinque per cento lo abbiamo preso… la prima eletta TRIPOLI e la seconda è la candidata che ci ha dato il tuo amico!..., dopodichè passa il telefono nelle mani di Sammartano che parla con il “collega” esponente mafioso Carmelo Salerno scambiandosi complimenti e gioie per la vittoria e il trionfo elettorale

SAMMARTANO Filippo:

E’stato servito come si merita...eh..

SALERNO Carmelo:

Grazie.. da una parte all'altra...

SAMMARTANO Filippo:

Rispettiamo!

SALERNO Carmelo:

Da una parte all'atro però

SAMMARTANO Filippo:

in bocca al lupo!.. ciao

Fine 5° parte.