Dalle 19 di ieri l’Agenzia per la sicurezza del trasporto aereo dell’Unione europea ha sospeso tutti i voli del Boeing 737 Max 8 e 737 Max 9 in Europa, come misura precauzionale, a seguito al disastro aereo di domenica in Etiopia. Nella strage è morto anche Sebastiano Tusa, assessore regionale ai Beni Culturali.
La stessa cosa hanno fatto Cina, Australia, Singapore, Indonesia e Malaysia. Sono almeno 24 le compagnie che hanno deciso di lasciare a terra 140 Boeing 737 Max 8, pari al 40,7% sul totale dei jet di questo tipo in attività.
Intanto il costruttore Boeing – il cui titolo ieri a Wall Street ha perso un altro 7% – ha annunciato che procederà a un aggiornamento del software dell’intera flotta dei 737-8 Max. La compagnia avrebbe dovuto presentare proprio oggi a Seattle il nuovo modello, il 777x. Un evento che «per questioni di opportunità è stato posticipato a data da destinarsi».
«D’altronde il 737 Max è un affare fondamentale per l’economia Usa: ne sono stati ordinati 5.012, di cui 376 già consegnati, per un valore di 510 miliardi di dollari. Una cifra che ha spinto tanti a chiudere gli occhi. La strage in Etiopia invece ha fatto ricordare come in cielo non si possano accettare rischi» scrive Repubblica.