Non è di Angelo Catalano, ma della moglie, la villa di Pizzolungo, che prima pignorata e poi tolta dalla procedura d’asta.
La villa è entrata al centro delle indagini dell’ex assessore di Erice, finito ai domiciliari con l’accusa di concussione. In alcune intercettazioni, infatti, molti si chiedevano come mai Catalano, in pochi anni e con il solo stipendio di assessore, abbia messo su una dimora così sontuosa.
In realtà, confermano fonti vicine alla famiglia, la villa è della moglie.
Il pignoramento immobiliare infatti non riguarda una proprietà dell'architetto Angelo Catalano. La villa di Pizzolungo Infatti è proprietà esclusiva della moglie che ha contratto negli anni scorsi un debito per motivi esclusivamente legati a un'attività commerciale che all'epoca svolgeva nella città di Trapani. Si tratta quindi di una vicenda privata, che non è collegata a quelle che riguardano il Comune di Erice, anche se, come detto, agli atti delle indagini ci sarebbero intercettazioni in cui spunta fuori la villa e la sorpresa del possesso di una dimora del genere.
La villa era stata messa all’asta per quel debito, ma poi è stato tutto interamente saldato e di conseguenza la procedura esecutiva in corso è stata dichiarata estinta dal competente giudice.
Il consulente del tribunale ha stimato la villa per un valore di poco più di 200.000 euro e non di 800. 000 euro come emerso prima.
Era stato Giuseppe Spagnolo, consigliere comunale di Erice, a raccontare della crescita del tenore di vita di Catalano, incompatibile con il non esaltante stipendio da assessore comunale: "Basta avere la situazione patrimoniale di Catalano prima di diventare assessore, da dieci anni ad ora: ha una villa da 800.000 euro, ma lui prende 800 euro al mese da assessore".
Un modo di vedere che avevano in molti ad Erice.