Nei giorni scorsi una lunga inchiesta a puntate di Tp24.it ha messo in luce i rapporti tra mafia, politica, massoneria a Campobello di Mazara.
Tutto viene confermato anche dalla recente operazione antimafia "Scrigno". Il giudizio del Giudice per le indagini preliminari sulle elezioni amministrative campobellesi e sulle successive scelte amministrative è netto: sono state inquinate da soggetti mafiosi.
Chi si aspettava una presa di distanza da parte dei tradizionali partiti politici o dai deputati del territorio è pero rimasto deluso. Nemmeno i grillini campobellesi con il loro consigliere Di Maria hanno proferito una sola parola dinanzi al presunto inquinamento mafioso campobellese.
La parola mafia a Campobello fa ancora paura, magari per qualcuno nemmeno esiste.
Eppure c’è stata una presa di posizione, quella dei gruppi politici della presunta opposizione Siciliani Verso la Costituente e Comitato cittadino spontaneo la rinascita per Campobello secondo i quali “il Partito Democratico, l’UDC ed il movimento del Presidente Musumeci sostengono un’amministrazione eletta con i voti della mafia”.
La stranezza sta nel fatto che i firmatari del documento, o chi gli è vicino, non sono proprio degli ortodossi custodi della legalità senza se e senza ma: il consigliere comunale Gaspare Passanante rappresentante del movimento Siciliani Verso la Costituente è stato recentemente condannato dalla Corte di Cassazione Penale (sentenza Num. 50647) del 2018 insieme alla sorella Maria Laura Passanante, anche lei avvocato, per abusivismo edilizio “per aver realizzato, in assenza di validi titoli abilitativi, in zona sismica e sottoposta a vincolo paesaggistico, una veranda in legno della superficie di mq. 94,56, costituita da una porzione a falda unica e coperta, realizzata con travi e pilastri in legno ancorati, da un lato, alla parete del fabbricato e, dall'altra, poggiati sulla trave maestra chiusa con infissi in legno e vetro, con altezza di m. 3,95 a colmo e m. 2,40 alla gronda, provvista, all'interno, di cucina in muratura ed, inoltre, per la realizzazione di una struttura prefabbricata in legno della superficie di mq. 15,25, realizzata su un battuto di cemento con copertura a doppia falda di altezza pari a m. 2,90 al colmo e m. 2,50 alla gronda (fatti commessi in Campobello di Mazara, località Tre Fontane e accertati il 19 aprile 2013).
Non si comprende se può ancora svolgere il ruolo di consigliere comunale con una condanna penale definitiva.
Per dovere di cronaca, aggiungiamo che la sorella Maria Passanante difende il mafioso campobellese Urso Raffaele detto “Cinuzzu” arrestato nell’operazione “Annozero” e spuntato nelle intercettazioni delle successive operazioni antimafia “MafiaBet” e “Scrigno”.
Tra i rappresentanti firmatari del movimento Comitato cittadino spontaneo la rinascita per Campobello è presente il nome di Michele Di Natale figlio del più famoso Tonino Di Natale, arrestato nel 2009 per concussione ai danni dell’imprenditore Vito Quinci. E' stato condannato prima dal Tribunale di Marsala e poi dalla Corte di Appello di Palermo a tre anni e mezzo di carcere. Ieri è arrivato il sigillo della Cassazione. Assieme a lui erano imputati un altro consigliere comunale Giuseppe Napoli (2 anni di carcere) e il defunto ex sindaco Ciro Caravà.
Ancora, altro firmatario del documento è tale Carlo Piazza uomo vicino a Giuseppe Grigoli. Fu uno dei primi ad aprire un supermercato Despar a Campobello di Mazara. E’ stato indagato nell’operazione Golem 2 nel 2010 per associazione mafiosa (qui raccontiamo la vicenda dell'incendio della sua auto).
Fondatrice del movimento "Siciliani per la Costituente" e responsabile del territorio è Doriana Licata. Suo fratello Aldo è stato condannato per corruzione elettorale, proprio in riferimento alla candidatura della sorella alle Regionali del 2012.