Acque di fogna riversate in mare dallo scarico di via Tunisi. La denuncia è della consigliera comunale Francesca Trapani del M5S, che domenica pomeriggio ha allertato Capitaneria di Porto, Polizia Municipale, Carabinieri, Uffici comunali e Arpa. I tecnici dell’Agenzia per l’ambiente hanno operato i prelievi per le analisi di laboratorio. Il problema sembra essere legato alle quote della rete. Una parte delle tubazioni sono poste a livelli più bassi rispetto alla condotta che dovrebbe portare tutte le acque reflue (nere e bianche) verso il depuratore di Nubia.
A volte accade che l’impianto di sollevamento di via Marsala non abbia la forza necessaria spingere le acque nere della rete fognaria. Le tubazioni di riempiono e, per effetto della differenza di quota, l’eccesso di acque nere prende la più facile strada del pennello che sfocia in mare, che dovrebbe avere solo una funzione di sicurezza: scaricare solo nei casi eccezionali in cui le acque di piogge torrenziali si riversassero nelle fogne oltre la loro capacità di ricezione. Per l’assessore Ninni Romano la soluzione è la completa sostituzione della condotta in vetroresina, posta in opera ormai più di 30 anni fa, per la quale è necessario un progetto e, soprattutto, un finanziamento, che consenta la sostituzione integrale di tutta la linea d tubazioni.
«Troppe volte - afferma la consigliera Trapani - abbiamo denunciato le gravi conseguenze di questa consueta “soluzione tampone” ma tutti gli amministratori che si sono succeduti a Trapani hanno sempre fatto spallucce». Il sindaco Giacomo Tranchida ha inviato ieri una nota, agli uffici (Segretario Generale, Polizia Municipale, VI settore) con la quale ha chiesto «entro tre giorni, di verificare anche la sussistenza di eventuali responsabilità e riferire in merito ai liquami dispersi in mare». «Che il sistema fognario della nostra città sia un colabrodo lo sappiamo bene – conclude Francesca Trapani – ma questa non può legittimare una prassi inaccettabile. Il Sindaco faccia sapere quando intende intervenire sulla rete fognaria cittadina».