A Marsala l’allarme randagismo non cessa, gli abbandoni sono frequenti. I commercianti di fiori all’ingresso secondario del cimitero, adiacente la via Dante Alighieri, non ce la fanno più, sono esasperati.
Da qualche giorno è stata abbandonata una cagnolina di piccola taglia, adesso in calore. Lì si trovano già dei maschi che adesso hanno formato branco e che non lasciano avvicinare nessuno.
Sono cinque in totale i cani che si trovano in quella piazzetta, il pericolo non è solo di chi si trova sul posto ma anche per i cani stessi che si trovano a lottare, facendosi male, per dominare la cagna in calore. Avvertito il comando dei Vigili Urbani questi fanno sapere che non possono fare nulla, nessun intervento: il canile è chiuso, cioè non può aprire il cancello all’ingresso di altri cani causa il sovraffollamento.
L’associazione Randagi del Sud, la cui presidente è Rosa Errera, ha diramato una nota di rammarico per quanto sta avvenendo ma anche di disappunto per una Amministrazione inerte contro il problema del randagismo, la delega è in mano all’assessore Anna Maria Angileri.
Si legge dalla nota: “Siamo stanchi di sopperire ai doveri del Comune di Marsala in materia di randagismo, siamo stufi di sentire che in una città dove gli abbandoni sono non all'ordine del giorno ma del minuto bisogna prendere l'appuntamento per l'applicazione di un microchip. Stanchi e stufi di leggi che ci spezzano le gambe e di porte chiuse in faccia. Nonostante tante, molte adozioni i ritrovamenti sono sempre di più. Questa è la prova che la nuova legge è un buco nell'acqua, partorita da chi non ha idea di cosa significhi RANDAGISMO.
Chiediamo a tutti i cittadini di unirsi a noi nella richiesta alle Istituzioni competenti di svolgere il proprio lavoro. Siamo in una situazione gravissima, mai come adesso la città era stata così popolata da anime vaganti”.
Le associazioni sono al collasso, danno cure e cibo a proprie spese a più cani possibili, molti dei quali recuperati dalla strada, nessuno lo farebbe al loro posto e queste anime sarebbero destinate a morire di stenti. Le animaliste sono delle volontarie che sacrificano tempo e danaro ma che non trovano alcuna apertura da parte delle istituzioni preposte.