Sversamenti di liquami in mare a Trapani. Lo denuncia in un video la consigliera Francesca Trapani.
Si tratta dell'ennesimo sversamento di liquami nel tratto di costa accanto all'Hotel Cavallino Bianco, sul lungomare Dante Alighieri. Proprio una decina di giorni fa, il Sindaco Tranchida aveva chiesto con urgenza una relazione tecnica agli uffici tecnici del Comune, per capire quale fosse la causa, eventuali responsabilità (risalenti negli anni) ed eventualmente decidere le soluzioni per risolvere definitivamente il problema che va avanti dall'estate del 2012.
Sulla vicenda la la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Valentina Palmeri, ha firmato un’interrogazione all’Ars sottoscritta dall’intero gruppo parlamentare.
“A fronte dei guasti della condotta del depuratore - ricostruisce Palmeri - emergerebbe che recentemente ci siano stati deflussi di reflui anche nel canale parallelo alla Sp 21 Trapani-Marsala, che è connesso al delicatissimo sistema delle saline di Trapani e Paceco, perché attraversa parte della zona A della riserva naturale orientata. Si tratta di una zona umida di importanza internazionale ed è appena il caso di ricordare che quelle di Trapani e Paceco, insieme a Marsala, sono tra le ultime saline rimaste in Sicilia. Inoltre, presumibilmente per via dei guasti alla condotta, ci sono stati degli sversamenti di acque reflue non depurate sul litorale Nord di Trapani, nel mare antistante la Zona speciale di conservazione di San Giuliano. I cittadini hanno avvertito odori acri e nauseabondi e denunciato l’accaduto a consiglieri comunali, Polizia municipale e Asp”.
“È inaccettabile che si continui a sversare - ha dichiarato la consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle, Francesca Trapani - con la conseguenza di porre seriamente a rischio il sistema ambientale. Lo sversamento dei giorni scorsi, tra l’altro, è avvenuto in assenza di precipitazioni abbondanti, senza neppure un’ordinanza di divieto di balneazione e pesca! Siamo in presenza di un atteggiamento inammissibile dell’amministrazione”.
Palmeri, che ritiene “forse superfluo, ma necessario ricordare le conseguenze ambientali e il deterioramento dell’ecosistema col rischio di danni irreversibili per la natura e per l’uomo”, nell’interrogazione chiede al presidente della Regione e agli assessori competenti se siano a conoscenza di quanto esposto, quali interventi ritengano opportuno adottare, se è loro intenzione avviare mediante l’Arpa indagini sullo stato attuale dei luoghi, attraverso un puntuale monitoraggio ambientale e il campionamento delle quantità e qualità delle acque e se siano già stati avviati interventi per salvaguardare le acque, l’ambiente e la salute dei cittadini.