"Non esiste alcuna associazione segreta". E' quanto sostiene la difesa di Giovanni Lo Sciuto, l'ex deputato regionale di Castelvetrano, al centro dell'operazione Artemisia, della quale stiamo raccontando in questi giorni i risvolti su Tp24.it.
Sono in corso infatti gli interrogatori di garanzia per gli arrestati durante l’operazione. E l’ex deputato, rispondendo al GIP del Tribunale di Trapani, ha negato qualsiasi associazione segreta a lui ricollegata. Poi ha anche detto che non ha mai curato pratiche false per l'ottenimento della pensione di invalidità, che è un'altra delle contestazioni a lui mosse. Lo Sciuto ha ammesso di aver appreso notizie riservate sulle indagini a suo carico dall'ex deputato ed ex presidente dell'Ars Francesco Cascio, altro indagato eccellente. che a sua volta avrebbe appreso la notizia da Giovannantonio Macchiarola, ex capo segreteria di Angelino Alfano, all’epoca Ministro dell'Interno. Macchiarola – adesso indagato per rivelazione del segreto d’ufficio – ha negato durante l’interrogatorio reso ai pm di “aver rivelato notizie di cui non è mai stato a conoscenza”.
Giuseppe Berlino, fedelissimo di Lo Sciuto, ha invece ammesso di essere stato in passato membro della loggia “Hypsas”, ma di essersi poi cancellato. Altri due politici coinvolti: Felice Errante e Pasquale Perricone, hanno risposto alle domande del gip.
Nel blitz sono stati arrestati anche tre poliziotti: Salvatore Passanante, ispettore in servizio a Castelvetrano, Salvatore Virgilio, alla Dia di Trapani e Salvatore Giacobbe, all’interno della questura di Palermo.