Era stato accusato di aver provocato la morte per overdose di un uomo al quale aveva ceduto alcune dosi eroina, ma adesso è stato assolto “perché il fatto non costituisce reato”. Per la cessione delle dosi, invece, il reato è stato dichiarato prescritto. Imputato, davanti al giudice monocratico Vito Marcello Saladino, era il 32enne mazarese Achour Rejeb, un italiano di origini tunisine. A morire per overdose, l’1 novembre 2010, a Mazara, fu Rosario Lombardo, trovato senza vita all’’interno della sua auto.
A difendere Achour è stato l’avvocato difensore Carmelo Prestifilippo. Il pubblico ministero aveva invocato una condanna a sei anni di carcere. Nel processo, si erano costituiti parti civili la moglie e figli di Rosario Lombardo. A rappresentarli è stato l’avvocato Francesca Sammartano. Dopo la lettura del dispositivo, l’avvocato Prestifilippo ha dichiarato: “Siamo soddisfatti, ovviamente, per l’assoluzione dall’accusa di aver procurato la morte del Lombardo contestata all’Achour. In ordine alla dichiarata prescrizione del reato di cessione di sostanza stupefacente aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza”.